“Mentre Ryanair continua a investire e crescere in Italia, offrendo nuove rotte e tariffe basse, il Governo italiano continua a danneggiare la connettività, i posti di lavoro e il turismo aumentando l’addizionale municipale”, ha sottolineato O’Leary. “L’Italia è l’unico Stato dell’Ue che applica questa tassa ingiustificata, rendendo gli aeroporti italiani non competitivi rispetto ad altri Stati a vocazione turistica dell’UE, come Spagna, Portogallo e Grecia”, ha spiegato, chiedendo al governo di “abolirla”.
Particolarmente critico il numero uno di Ryanair sullo stato dell’aeroporto di Ciampino: “Roma ha bisogno di due aeroporti forti, Ciampino è stato limitato artificialmente, tra atterraggi e decolli sono solo sei i voli permessi all’ora, da quando ho incontrato Salvini l’ultima volta non ci sono stati sviluppi sull’estensione della pista, non si sa nulla”, ha spiegato O’Leary, aggiungendo di voler incontrare la premier Giorgia Meloni “per parlare di ciò che possiamo fare nei prossimi anni perché vogliamo continuare a crescere e investire in Italia”.
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