“Temevamo questo risultato che si conferma essere al di sotto delle attese e contrario alle previsioni diffuse”, commenta Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione. “L’avvio delle vendite di fine stagione in un giorno feriale e’ stata una scelta inopportuna che ha avuto effetti negativi sull’affluenza dei consumatori nei negozi e sulle vendite. Federdistribuzione, con altre associazioni della Distribuzione Moderna, si e’ opposta chiedendo l’anticipo dei saldi al primo weekend dell’anno, cioe’ al 2 e 3 gennaio, ma non e’ stata ascoltata”.
Quest’anno c’era “grande attesa” per le vendite di fine stagione poiche’ un clima anomalo ha penalizzato le vendite di abbigliamento invernale negli ultimi mesi del 2015. “Un avvio corretto dei saldi avrebbe offerto un’opportunita’ importante per migliorare questa situazione”, prosegue il presidente di Federdistribuzione, ribadendo che “la strada migliore da percorrere e’ quella della piena liberalizzazione delle promozioni nel settore non alimentare, mantenendo il momento dei saldi come forte elemento di marketing e di attrazione, in grado di far competere il nostro Paese con quanto accade nelle altre grandi capitali europee”.
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