“La situazione è paradossale ed è divenuta insostenibile. Al momento siamo fermi alle promesse fatte mesi fa dal Governo, che già erano insufficienti. In realtà non si sono realizzate nemmeno quelle”, sottolinea l’avv. Marco Carollo, responsabile dell’Ufficio Legale Nazionale di Confedercontribuenti.
“E’ incredibile – prosegue l’avv. Carollo – invece di essere tutelati dalle istituzioni con un intervento concreto, ormai sono gli stessi risparmiatori a proporre soluzioni tecniche all’Unità di crisi presso la Banca d’Italia. Non si può proseguire in questo modo, a questo punto aumenteranno i cittadini truffati che decideranno di rivolgersi ai Tribunali, senza attendere le risposte che il Governo non sta fornendo”.
Vi è poi all’orizzonte un altro drammatico problema: “Le obbligazioni subordinate erano state annullate nell’ambito della procedura di bail-in, che prevedeva l’acquisto delle nuove quattro good-bank da parte di altri istituti, entro il 30 aprile. Il sacrificio delle obbligazioni subordinate era stato giustificato per consentire tali acquisti; invece non vi è stata alcuna offerta ed è chiaro che anche questo termine decorrerà invano. A questo punto non si può escludere nulla, nemmeno che le quattro banche finiscano in liquidazione. Ed in questo caso, a rischiare saranno tutti, non solo gli investitori, ma anche i risparmiatori e di correntisti”, conclude l’avv. Carollo.
Per tali motivi, Confedercontribuenti mette a disposizione dei cittadini i propri consulenti legali, per chi avesse bisogno di tutela e per il coordinamento delle prossime iniziative comuni: info@confedercontribuenti.it.
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