Il tavolo, ha aggiunto, definirà “nuove regole per l’omologazione in modo da arrivare alla soluzione del problema che abbiamo ereditato” che saranno “soluzioni equilibrate in chiave di prevenzione o deterrenza e non come una tassa imposta su strade a bassa incidentalità”. Salvini ha aggiunto che i limiti a 30 kmh vanno applicati “con buon senso”, in zone limitate della città e “non per ideologia per combattere le auto”.
“Ho firmato una direttiva che prevede che la fissazione di limiti 30 kmh venga determinata dove ci sono pericoli o alti tassi di incidentalità motivati su alcune zone della città non sull’80% della superficie cittadina come avvenuto a Bologna”, ha detto. La direttiva, ha aggiunto Salvini, “conferma il fatto che il limite a 30 kmh può essere anche un problema ambientale e non solo di lavoro o di traffico come certifica uno studio del Mit di Boston”.
“Quindi – ha concluso Salvini – autovelox e zone a 30 kmh vanno applicati con buon senso ed in zone parziali della città e non applicate con ideologia per combattere le auto che piaccia o non piaccia a molta gente servono per andare a lavorare”.
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube