“Sample The Earth”, il nuovo album di Laura Misch: la tracklist

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sample the earth

In arrivo il 7 giugno, ‘Sample The Earth’ è l’album gemello di ‘Sample The Sky’, la rivisitazione in chiave acustica del disco pubblicato ad ottobre 2023. L’idea nasce in seguito ad una serie di eventi che hanno portato alla luce le radici acustiche del materiale. Una ‘Forest Sound Walk’ mappata a Sydenham Woods, curata in collaborazione con lo studio di design eco-sociale Holobiont, ha incoraggiato l’ascolto profondo della natura. Misch ha eseguito le versioni essenziali dei brani con la sola voce ed il suo sassofono, senza amplificazione, accompagnata da Marysia Osu all’arpa. Nel sottobosco, è stato rivelato il potenziale interiore dei brani. Oltre a questo evento, anche un’inaspettata interruzione di corrente durante un live ha portato ad improvvisazioni acustiche.

“Giocando nella foresta ed adattandomi ad ambienti in continuo cambiamento, mi sono resa conto dell’essenza dei miei brani e di quello che volevo realmente provare a catturare, quando si elimina gran parte della produzione e rimane l’essenziale” afferma l’artista.

Laura Misch ha poi collaborato con l’ingegnere e produttore Oli Barton-Wood per creare una performance in studio registrata dal vivo, con la presenza di un intimo pubblico. Concentrandosi sulla scoperta di un suono grezzo e legnoso, valorizzando i ritardi del nastro analogico, il disco è un processo di resa alla vulnerabilità della registrazione dal vivo.

“Avevamo l’arpa con le corde di budello, le chitarre di legno e il sax che è uno strumento ad ancia. Mancava ancora qualcosa che rendesse il tutto una foresta, così abbiamo invitato Emma a suonare il violoncello. Sento che ‘Sample The Earth’ è un mondo a sé stante, non è il sequel di ‘Sample The Sky’, ma ha una sua entità individuale” continua Misch.

Il risultato è un disco intimo, che porta all’ascolto interiore. Laura ha invitato la sua band dal vivo, formata da Marysia Osu all’arpa e al pianoforte, Tomas Karpas alla chitarra e al basso, Emma Barnay al violoncello, Polly Misch e Sian O’Gorman ai cori. In poco più di un giorno di prove, la sessione è stata in gran parte improvvisata e registrata in due riprese, senza confine tra la ristretta cerchia di ascoltatori presenti ed i musicisti, tale da sembrare un tutt’uno.

Questa nuova versione è particolarmente potente per Laura Misch a livello personale, poiché l’album originale è stato creato all’interno di una relazione che si è conclusa con la pubblicazione del disco. Attraverso l’elaborazione della rottura, Laura ha ricontestualizzato gran parte della musica, incentrandola sulla connessione con la sua comunità. “Penso di aver bisogno di trovare un modo per far evolvere la musica, e nel modo più rispettoso; puoi amare qualcosa così profondamente ed il lavoro che hai realizzato, ma avere comunque un rapporto doloroso con esso. Questo processo è stato una sorta di guarigione, per potermi nuovamente unire con la mia band ed i miei amici e rinascere. Riunirci è stato molto catartico”.

Gli artwork per l’album sono stati realizzati dall’amico ed artista visivo Seungwon Jung utilizzando stampe di patate su carta di cotone, con pigmenti vegetali derivati dal rabarbaro, dal gelsomino e dalla noce. Una volta asciugate, le stampe hanno iniziato ad assomigliare a ciottoli acquosi e foreste ovali, l’acqua ed i pigmenti filtravano naturalmente in formazioni simili a radici. La semplicità dell’immagine visiva riecheggia quella dell’udito.

Laura Misch si è esibita in locali e festival come Barbican, Berghain, Royal Albert Hall, Roundhouse, Eurosonic, SXSW ed altri ancora, ricevendo il supporto ed il plauso dei più importanti media musicali.

Tracklist:

Sax Rise (Regrown) – Lightyears (Regrown) – Wild Swim (Regrown)

Portals Through To Outer Edges (Regrown) – Widening Circles (Regrown)

City Lungs (Regrown) – Hide To Seek (Regrown) – Listen To The Sky (Regrown)

Birdseye (Regrown)