Arte

“San Francesco e i giovani” l’opera grafica del Maestro Guadagnuolo

La presentazione delle opere dell’artista, nel 30° anniversario della Giornata mondiale per la Pace del 1986 voluta da San Giovanni Paolo II

In occasione del giorno di San Francesco, il 4 ottobre, stabilito dal Parlamento nel 2005, quale “solennità civile e giornata per la pace, per la fraternità e il dialogo fra le religioni”, la presentazione delle acqueforti dell’artista Francesco Guadagnuolo che offrono un modo nuovo per diffondere il messaggio di dialogo e di Pace.

Ad Assisi, dal 18 al 20 settembre 2016 si è tenuto inoltre l’Incontro Internazionale “Sete di Pace: religioni e culture in dialogo”, a 30 anni dalla storica preghiera interreligiosa per la Pace del 1986 voluta da San Giovanni Paolo II.

Guadagnuolo ha realizzato nel 1984 un ciclo di opere grafiche per parlare di Pace, prendendo come protagonista – Francesco – il Santo della Pace. Il ciclo, che porta il titolo “San Francesco e i giovani”, è stato presentato nell’Istituto di San Francesco a Ripa a Roma dall’Arcivescovo Mons. Giovanni Fallani, con interventi di Mons. Pietro Amato e di Antonio Quacquarelli. Nel 1985 l’artista è stato invitato ad esporre le opere, durante la IV Rassegna Internazionale di Arte Sacra, presso la Chiesa di San Francesco a Cascia. Nel 1986, in occasione dell’Anno Internazionale per la Pace proclamato dalle Nazioni Unite, il pittore ha realizzato una nuova raccolta di acqueforti, intitolata “La Pace valore senza confini- San Francesco e la Pace”, presentata anch’essa presso l’Istituto di San Francesco a Ripa, con interventi di Francesco Sisinni, Direttore Generale del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, e di Ferruccio Ulivi.

Il Camerlengo di Santa Romana Chiesa, Card. Sebastiano Baggio, in occasione dell’evento romano, ha scritto all’artista: “Caro Professore, le sono molto grato per avermi annoverato tra i destinatari della sua raccolta d’incisioni sotto il suggestivo titolo – La Pace, valore senza confini – che mi giunge all’indomani della storica Giornata mondiale per la Pace, presieduta da Sua Santità il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II ad Assisi. È una squisita forma di adesione a quell’incontro di preghiera e di solidarietà universale nel nome di San Francesco ed è un raro privilegio il suo di poterla compiere attraverso le suggestive espressioni della sua ispirazione artistica e della maestria del suo segno. Ho scorso il fascicolo con emozione e le esprimo la mia riconoscenza per avermela procurato.

Ho letto pure i commenti elogiosissimi che ella ha raccolto, due dei quali mi hanno impressionato per l’altissima stima che ho dei loro autori, miei dilettissimi amici, Monsignor Ennio Francia ed il compianto Arcivescovo Giovanni Fallani. Li faccio miei senza osare aggiunger nulla alle loro sapienti ed emozionate considerazioni. Il Signore la benedica e le conservi i doni preziosissimi della sua fede e del suo talento”. (Roma, 28 ottobre 1986).

Così scriveva l’Arcivescovo Giovanni Fallani Presidente della Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra in Italia: “Nel settore dell’arte grafica Francesco Guadagnuolo apre una sua nuova cartella dedicata ai giovani, che desiderano non soltanto vedere, ma partecipare ad un’esperienza di vita. Ogni artista nel lavoro non è mai solo, e pensa volentieri ai colloqui che avrà con le persone che verranno a vedere l’opera ultimata. Si tratta di un messaggio, che ha valore se riesce ad avvicinare coloro ai quali è diretto. Questa volta il messaggio parte da San Francesco, il Santo che ha illuminato di speranze la vita.

Egli sa che le sofferenze possono trasformarsi in pietre di luce da offrire a Dio. Guadagnuolo interpreta questo messaggio e lo trasmette ai giovani, fiducioso che possa avere il consenso di altri e continuare così ad una missione, che tocca le coscienze e rende sana la vita. Chi non è in grado di capire il sole, l’acqua, il fuoco? Chi rifiuta l’abbraccio di pace? S’inizia un cammino, dove il passaggio dalle cose sensibili a quelle spirituali avviene di continuo, e l’immagine di Dio diviene sempre più grande, e sta alla base di ogni resurrezione interiore. Guadagnuolo torna ora da Vienna, da un successo recente in mezzo a un mondo di arte sensibile e attento, e continua con la sua grafica a usare un mezzo che riesce ad attrarre l’attenzione di chi ama vedere e pensare.

L’abbraccio che egli immagina a conclusione dell’incontro con il Santo di Assisi ci fa pensare a San Damiano, alle lezioni del Monte de la Verna, a ciò che è nato più di mille anni fa ai piedi del Subasio su quel colle, in cui Dante vide la nascita di un sole. Noi ci auguriamo che quest’attesa orientata nell’ideale del Cantico delle creature sia vigorosa e chiara sull’orizzonte della vita giovanile. L’artista ha voluto unificare, come nel suo spirito, così nell’immagine, l’arte e la spiritualità. Il richiamo di un’esposizione è proseguire l’incontro, da lui silenziosamente intrapreso nel suo studio, e che ora diviene per la gioia degli occhi e dell’anima, un momento felice dell’esperienza cristiana”.

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