Per celebrare la festa degli innamorati gli under 40 dicono addio ai festeggiamenti fuori casa e preferiscono l’atmosfera intima delle mura domestiche. Cambia anche il menù: la passione si accende con un aperitivo da ricettare con le proprie mani
Cena di tre portate in un ristorante stellato con tanto di brindisi finale con champagne? Un lontano ricordo. Nell’era dell’iper-connessione e dei social, i millennials hanno detto addio alla classica cena di San Valentino e preferiscono una soluzione che sia più ‘smart’ ma allo stesso che permetta di vivere un’esperienza di gusto gourmet creata direttamente da loro. La soluzione?
Per 7 coppie su 10 è l’aperitivo a lume di candela, da preparare rigorosamente a casa, ambiente ideale per stimolare l’intimità della coppia e per dedicarsi del tempo. Si ricerca insieme una ricettazione per creare finger food stuzzicanti e in linea con i propri gusti.
Una scelta che affonda le sue radici in una tendenza internazionale riconosciuta in tutto il mondo, l’Aperixology, che vede, da Londra a New York, l’aperitivo come il protagonista delle sere di milioni di persone. È un momento alla “Italian way” più amato per godersi il relax in compagnia e contraddistinto da una ricerca nella ricettazione. Uno stile di vita, quello dell’aperitivo, che, come rilevato da Gfk, vede coinvolto un italiano su quattro che ama prendere l’aperitivo tra le mura domestiche. Cosa non deve mancare per una versione dedicata alla festa degli innamorati? Un drink con bollicine e una serie di appetizer a base di verdure ed ingredienti tipici del territorio.
È quanto emerge da uno studio promosso da Polli Cooking Lab, l’osservatorio sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana, condotto mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su un panel di 1200 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 35 anni e su 50 esperti tra cui chef stellati ed esperti di bon ton, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community per sondare i nuovi trend legati alla cena di San Valentino.
“L’aperitivo ha superato la sua connotazione di semplice snack ed è diventato un momento di consumo del pasto che caratterizza lo stile di vita contemporaneo – spiega Manuela Polli, Responsabile Comunicazione di Polli – Io stessa, da millennial con figli, non posso che non riconoscermi in questa tendenza ed è per questo che abbiamo voluto sondare, soprattutto nella fascia di popolazione che va dai 18 ai 35 anni circa, come è cambiato il modo di vivere il cibo in compagnia, in linea con un ritmo di vita frenetico, sempre connessi e di respiro internazionale”.
Per 1 millenial su 2 San Valentino si festeggia rigorosamente a tavola, tanto che per il 32% delle coppie consiste nel regalo dedicato alla propria dolce metà. Gli chef bocciano crostacei e promuovono verdure e legumi
Per un millennials su 2 la celebrazione dalla festa degli innamorati non può che svolgersi a tavola. Per il 57% di loro rappresenta il modo migliore per potersi concedere del tempo per se stessi: l’importante è non spendere una fortuna (46%) e scegliere una location che faccia sentire a proprio agio entrambi (38%) in un mood che sia romantico ma non eccessivamente forzato. A sorpresa quindi, il 68% di loro dice no alla classica cena in pizzeria o al ristorante, considerata ‘vecchio stile’ e troppo impegnativa. I motivi? Troppo costosa (76%), non sempre all’altezza delle aspettative (63%) in merito al rapporto qualità/prezzo, caotica (59%) e troppo affollata (54%).
Ma soprattutto a trionfare è il concetto ‘self made’: per uno su 3 (32%) il regalo più bello è infatti dato da un piatto preparato in casa e dedicato alla propria dolce metà. Una dichiarazione d’amore che passa dalla scelta di ingredienti che richiamano la propria storia (36%) o, più semplicemente, che celebrano l’amore per il cibo (41%). A cambiare è anche il menù delle coppie millennials: scendono i crostacei e molluschi (42%) e salgono verdure dell’orto (54%), come peperoni, scalogno e radicchio, accompagnate da spezie (41%), protagoniste di ricette leggere ma sfiziose e capaci di ‘esaltare’ i sensi.
Qual è la maggior fonte di ispirazione? Per 7 provetti ‘chef’ su 10, è la dieta mediterranea. Trionfano quindi verdure di stagione (65%), legumi (58%), cereali (53%) e frutta secca.
“Per San Valentino l’ideale è un aperitivo sfizioso, un’alternativa leggera alla solita cena formale e che possa stuzzicare l’appetito dei due innamorati – afferma Francesca Guatteri, foodblogger autrice del blog Vivere per Raccontarla – Per questo ho pensato a un’insalata di couscous con zafferano, gamberi e burrata arricchita con punte di asparagi sbollentate e pomodori secchi. Per l’impiattamento utilizzare un taglia pasta rotondo per dare una forma elegante al cous cous e servire in un piatto rigorosamente bianco per esaltarne i colori. Il tutto accompagnato da un buon prosecco”.
Rigorosamente accompagnato da un drink abbinato alla pietanza e con la giusta atmosfera: per gli esperti di cucina e di bon ton la ricetta per far scoccare la passione è racchiusa in pochi e piccoli accorgimenti che deliziano il palato e l’umore
Ma non solo cibo: per un aperitivo che si rispetti è indispensabile pensare anche alla voce ‘beverage’ da abbinare in base ai sapori sul piatto. Secondo gli esperti a trionfare sono cocktail a base di bollicine con cui rendere frizzante la degustazione: in primis il prosecco Made in Italy (76%) che batte lo champagne d’Oltralpe (62%), ideale per appetizer a base di radicchio, peperoni grigliati o funghi; seguito da vino rosso della campagna toscana o salentina (39%) olive di Nocellara e Peranzana, o vino bianco fermo del nord Italia (34%) per olive taggiasche. Per le coppie amanti dei sapori forti invece, la birra rossa (64%) batte quella chiara (69%), ideale per piatti con scalogno e senape in grani; mentre una minoranza non rinuncia a cocktail moderatamente alcolici (41%) per peperoni a ciliegino o, per i più salutisti, a base di frutta (32%).
Una volta pensato a come deliziare il palato, gli esperti consigliano di fare attenzione a piccoli dettagli che, anche per un momento informale come un aperitivo, a San Valentino assumono una rilevanza non indifferente e che possono compromettere o decretare il successo della serata. A cominciare dalla musica: bocciate le canzoni neomelodiche (68%) e promosse le serenate in chiave hip hop (59%) o pop rock (42%), con una particolare attenzione alla musica italiana (43%) che batte quella a stelle e strisce (39%).
L’atmosfera è fatta anche di luci: no a lampade al neon e sì a semplici candele bianche da sistemare sul tavolo o per terra (59%). Come apparecchiare la tavola? Per gli esperti di bon ton basta un runner dai colori tenui e di materiale grezzo (61%) oppure una minimale tovaglia di lino bianco (47%). Infine il look: no a tuta e ciabatte anche se si sta in casa (82%): si celebra un evento importante per la coppia e in quanto tale va vissuto. Sì a jeans e camicia per lui (74%) e un vestito leggero con un filo di trucco per lei (72%).