Bellissimo concludere questo trittico con questo crescendo, arrivando oggi al 50% dopo i 49 e passa dello scorso anno, sfondare questo muro è fantastico, felice, bellissimo. Poi vuol dire che è piaciuto questo meccanismo, questa coppia, questa nuova forma di festival, in qualche modo, come tipo di conduzione a due invece che la classica conduzione singola.
Ha avuto modo di leggere i commenti, le inevitabili critiche?
Siete i primi che sento, anche perché oggi, al di là del 50%, è un giorno particolare perché è il compleanno di mio figlio, quindi sono più concentrato su quello. Ben 3 anni.
Le critiche sostanzialmente parlavano di una De Filippi che si sarebbe mangiata Carlo Conti, che in realtà forse fa rendere al 110% chi ha intorno.
Certo, è il mio compito, da direttore artistico. L’idea di questo Sanremo era diversa dagli altri, una conduzione a due, quindi diversa da un gioco più da solista con dei comprimari rispetto agli altri anni, volutamente, proprio per arrivare a questo crescendo negli anni e dare sempre qualcosa di diverso al pubblico e mai la stessa cosa. Con questa cornice diversa per un quadro, che sono le canzoni, che devono comunque restare al centro.
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