SANREMO – “Una lunga storia d’amore”, “Sapore di sale”, “Il cielo in una stanza”: con Gino Paoli arriva all’Ariston la storia della musica italiana. “Sono felice di essere qui, anche se è una gabbia di matti”, scherza l’artista, prima di lanciarsi nel racconto di aneddoti dei tempi della Rca, “quando Morandi quindicenne mi seguiva ovunque per imparare non si sa cosa”. Decine di cellulari accesi che illuminano la platea e il pubblico che canta a squarciagola.
E’ la fotografia dell’Ariston di fronte a Gino Paoli, protagonista di un’emozionante esibizione ieri durante la serata finale del Festival di Sanremo. Accompagnato da Danilo Rea al pianoforte, l’88enne artista genovese ha offerto al pubblico alcuni dei suoi più celebri successi, da ‘Una lunga storia d’amore’ a ‘Sapore di sale’. Dopo una chiacchierata con Amadeus e Morandi, Paoli a grande richiesta ha cantato ‘Il cielo in una stanza’, tra gli applausi a scena aperta del pubblico.