SANREMO – “Io non capisco niente in questo momento”. Queste le prime parole di Giovanni Allevi dopo aver presentato sul palco dell’Ariston “Tomorrow” composta durante la degenza in ospedale, nella Blueroom di Sanremo 24 con Ema Stokholma e Gino Castaldo. “Guarda, Gino, tu dici giustamente: vogliamo pensare alla parte allegra”, ha continuato il pianista. “Quello che mi stai dicendo mi fa ricordare che fino a pochi mesi fa io ero steso sul lettino attaccato a delle flebo e, se mi avessero detto che dopo alcuni mesi mi sarei ritrovato qui, non ci avrei mai creduto. Quindi quella dimensione non posso dimenticarla, dal buio dobbiamo sempre cercare la luce, una forza e una speranza”.
Alla domanda della conduttrice sui progetti futuri e sulla possibilità di vedere il lettino come un ricordo lontano, ha dichiarato: “Che domanda particolare, non me la voglio dimenticare, perché la sofferenza e la malattia è l’incontro con la vita autentica e allora voglio prendere forza da quel lettino per andare incontro al tour e all’abbraccio della gente e per portare con me quei guerrieri di cui ho parlato questa sera, quelle anime belle e quegli esempi di vita difficile e autentica al tempo stesso che affrontano tutti i giorni la sofferenza”.