Riposa nel Monastero di Cascia alla vista dei fedeli all’interno della grande bella Basilica. Rose rosse la adornano sotto il letto di morte e ricordano l’episodio prodigioso che è passato alla storia della Chiesa e la rappresenta nelle iconografie varie nonché nelle statue. Chiese al tramonto della vita a sua cugina, di portarle da Roccaporena, sua città natale, due fichi maturi (segno che i figli fossero stati ormai maturi per il Cielo) e una rosa rossa (segno che il marito fosse anche egli passato al Cielo e delle spine affrontate da Rita sulla Terra) . Era pieno inverno e la cugina anche se pensava che fosse delirante per la malattia, le obbedì e tornando a Roccaporena trovò quanto la Santa le aveva chiesto.Piena di stupore e gioia tornò a Cascia per mostrare a Rita che i suoi desideri erano stati realmente esauditi.
Santa Rita è la santa del perdono, del coraggio, della fortezza, della pazienza, della pace, della gioia, della speranza, dell’amore. Santa materna pregata e conosciuta non solo in Italia ma anche lontano dalla penisola, durante la mia visita ho visto polacchi, brasiliani e americani, feconda nel suo servizio terreno, non mancherà di certo di prodigarsi in cielo per i figli di Dio.
I Santi non smettono di lavorare per quel Dio che tanto hanno amato nonostante prove e sacrifici e perpetuano ad operare il bene, ad intercedere e spargere profumo di grazie e rose.
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