MILANO – Sarebbero circa una decina le offerte non vincolanti arrivate per l’acquisto delle 4 good bank, ma i principali gruppi bancari italiani si sarebbero sfilati dal dossier.
Secondo quanto ricostruito dall’ANSA, in pista resterebbero quindi soprattutto i fondi di private equity. Le offerte avrebbero perimetri d’acquisto diversi.
In passato si era parlato dell’interesse di banche come Bper, Ubi, Cariparma, Banco Popolare e Bpm. Gruppi che ad oggi sembrerebbero aver fatto dietrofront sull’operazione.