“La questione della “convenienza” istituzionale delle giurisdizioni del 103 cost. non attiene, in questa sede, ad un interesse attuale della Camera penale Militare. Al contrario – prosegue la presidente Saveria Mobrici – questa Camera, ritiene di esprimere un giudizio sul funzionamento della giurisdizione militare ed effettivamente lo esprime fuor d’ogni implicazione di convenienza, fuor d’ogni rischio di conflitto d’interesse. Ebbene, la giurisdizione militare in tempo di pace corrisponde interamente all’interesse generale del buon funzionamento della giurisdizione, per le esigenze di competenze specialistiche da applicarsi, per le esigenze di economicità temporale dei procedimenti, per le esigenze della difesa dei diritti del personale delle Forze armate”.
E infine: “La Camera Penale Militare, dunque, esprime l’auspicio che la giustizia militare di pace, resa ancor più “consistente” con lo scioglimento da parte della legge di alcuni nodi interpretativi, sia confermata nella sua funzionalità istituzionale. Per parte propria – conclude la presidente Saveria Mobrici – la Camera Penale Militare, esprime contestualmente, l’auspicio di poter svolgere un ruolo attivo per il buon funzionamento della giustizia militare”.
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