SAVONA – Nella mattinata odierna i militari del Comando Provinciale di Savona stanno dando esecuzione a 2 Ordinanze di custodia cautelare in carcere e 1 Obbligo di dimora nel territorio del Comune di residenza, disposte dal G.I.P. presso il Tribunale di Savona, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre cittadini extracomunitari, di nazionalità marocchina, residenti in Liguria, per spaccio di sostanze stupefacenti.
Le misure odierne scaturiscono da un’articolata e complessa attività investigativa, condotta dal Gruppo di Savona, che nel maggio 2021 aveva già portato all’arresto di 10 cittadini di origine egiziana e 1 marocchina. La prosecuzione dell’attività info-investigativa ha permesso di accertare ulteriori cessioni di sostanza stupefacente del tipo hashish da parte di altri soggetti.
In particolare, di rilievo risulta consumata una cessione di oltre 2 kg. di analoga sostanza stupefacente, avvenuta nel comune di Varazze (SV) ad opera di due soggetti, entrambi di nazionalità marocchina.
Le successive indagini hanno consentito, altresì, di sottoporre a sequestro, nel luglio 2021, un’ulteriore quantità di hashish, pari a circa 50 grammi, nello stesso comune savonese nei confronti di un terzo indagato e destinata, per come emerso nel corso delle indagini, ad alcuni connazionali ristretti nella Casa Circondariale di Genova-Marassi.
Gli indagati, di età compresa tra i trenta ed i cinquanta anni, privi dei regolari permessi di soggiorno, dimoravano tuttavia in Liguria. La sostanza stupefacente avrebbe fruttato alla consorteria criminale oltre 35 mila euro di illeciti guadagni.
Due dei 3 indagati verranno trasferiti presso il Carcere di Genova, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente. Sono in corso di esecuzione da parte dei Finanzieri impegnati nell’operazione, nr. 3 perquisizioni domiciliari presso i luoghi nella disponibilità degli indagati, ubicati nelle province di Savona e Genova, allo scopo di raccogliere ulteriori elementi probatori e ricercare eventuale altra sostanza stupefacente, materiale e attrezzatura per il confezionamento della droga e denaro provento dell’attività illecita. In particolare, nell’abitazione di uno degli indagati sono stati rinvenuti 40 chilogrammi di hashish, custoditi in un sacco di juta, contenitori solitamente utilizzati per il trasporto dello stupefacente a mezzo natanti dalle coste del Nord-Africa fino a giungere in Europa.
Quanto sopra testimonia, ancora una volta, la sempre viva attenzione della Guardia di Finanza nella lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, che anche nel periodo di piena pandemia, come quello attuale, non viene assolutamente interrotto, anzi ha trovato un brusco aumento.
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