SAVONA – Costante l’attività delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Savona nel settore della sicurezza dei prodotti immessi nel mercato, in conformità alle normative dell’UE e agli standard di sicurezza previsti per gli stessi. I finanzieri del Gruppo di Savona e della Compagnia di Albenga hanno eseguito, nei comuni di Cairo Montenotte, Loano e Ceriale un’intensa attività di monitoraggio degli esercizi commerciali dediti alla vendita di prodotti soggetti alla marcatura “CE”, tra cui giocattoli.
In particolare, l’attività info-investigativa dei militari del Gruppo di Savona ha permesso di individuare, tra gli altri, un bazar gestito da cittadini cinesi, nel Comune di Cairo Montenotte, che, sottoposto ad un’attività ispettiva, ha portato al sequestro amministrativo di oltre 7 mila giocattoli (pupazzi, macchinine, armi giocattolo, peluche, carte da gioco, ecc), in quanto gli stessi risultavano privi della prevista marcatura “CE” ovvero la riportavano non conforme, in violazione al Codice del Consumo.
Gli stessi militari del Gruppo di Savona, hanno sottoposto a sequestro, in un esercizio commerciale di Loano, gestito da cittadini bengalesi, nr. 1.978 giocattoli (dadi e carte da gioco), non conformi alla normativa in materia di sicurezza prodotti.
La Compagnia di Albenga ha invece sequestrato, in un bazar di Ceriale gestito da un cittadino del Bangladesh, 62 giocattoli (palline, peluche e pattini a rotelle) non a norma.
Tutti i titolari degli esercizi commerciali sono stati sanzionati amministrativamente per un importo che va da un minimo di € 1.500 ad un massimo € 10.000.
È evidente come questi prodotti, destinati all’utilizzo prevalente da parte di bambini e ragazzi, possano risultare nocivi per la salute degli utilizzatori, atteso che l’assenza o la non conformità della marcatura “CE” sono indicativi della non corrispondenza dei prodotti ai requisiti minimi di sicurezza stabiliti dalla normativa europea. I principali rischi sono connessi alla possibile presenza di metalli pesanti e altre sostanze tossiche, spesso invisibili e inodore, con cui i bambini possono entrare in contatto semplicemente maneggiando il giocattolo o mettendolo in bocca. Tra i principali metalli pesanti utilizzati nei paesi extra UE per la produzione di giocattoli troviamo ad esempio il piombo ed il cadmio: queste sostanze possono essere presenti nelle vernici e nelle batterie di macchinine metalliche, giochi in plastica o legno verniciati, fino alla bigiotteria per bambine. Gli effetti che possono produrre queste sostanze sono diversi: dal mal di testa alle vertigini, irritazione agli occhi, pelle e mucose in caso di contatto, mentre le conseguenze possono essere molto più gravi in caso di ingestione di parti dei giocattoli o batterie.
Gli attuali sequestri effettuati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Savona si aggiungono ad altri parimenti eseguiti nel periodo estivo, tutti volti a contrastare la diffusione della vendita di prodotti (giocattoli, ma anche apparecchiature elettriche e dispositivi medici) privi delle caratteristiche tecniche previste a tutela dei cittadini. Tra il mese di giugno e quello di ottobre, sono stati infatti sequestrati complessivamente circa 150 mila prodotti, denunciati all’Autorità Giudiziaria nr. 6 soggetti e nr. 10 sanzionati amministrativamente.
L’attività di polizia amministrativa svolta ed i risultati conseguiti testimoniano il persistente impegno della Guardia di Finanza nella lotta all’illegalità nel settore della sicurezza prodotti, ivi compresa la distribuzione sul mercato di prodotti pericolosi e potenzialmente dannosi per il consumatore.
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