Savoretti: “Mia moglie del Sussex fa il pesto meglio di me e mio figlio è genoano sfegatato”

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Jack Savoretti - Europiana
Jack Savoretti – Europiana – credits Chris Floyd

ROMA – “Ho trovato il guanciale e sto preparando un’amatriciana”, così oggi in diretta Jack Savoretti in diretta su Rai Radio2 a Non è un Paese per Giovani ai microfoni di Massimo Cervelli e Tommaso Labate. “Ormai la pasta al pesto mia moglie la fa meglio di me, e lei è del Sussex, lo dico un po’ con la coda tra le gambe”, ha scherzato il cantautore che ha pubblicato il suo primo album in lingua italiana dopo dieci dischi in inglese. “Mio padre è mancato, era lui la mia ancora all’italianità. Da quando se n’è andato ho dovuto riscoprirla, e prendere io il ruolo di portabandiera nella mia famiglia”, ha detto.

“Con mio figlio guardiamo Holly e Benji in italiano. L’ultima volta che ho visto il Genoa allo stadio è quando siamo stati promossi, ed è la prima partita di calcio che mio figlio ha visto in vita in sua: ormai è genoano sfegatato, anche se tifa anche un po’ dell’Arsenal”. A proposito del disco “Miss Italia”, ha aggiunto: “È stata un’esperienza che non solo mi ha salvato la vita, ma me l’ha cambiata. Ho appena avuto la notizia che siamo numero 1 in Nuova Zelanda oggi con un singolo italiano per cui sono molto felice. Il cantato italiano è stupendo, è la lingua più bella per cantare, sono tutte vocali, sono aperte. La cosa più difficile è scrivere in italiano, perché in inglese se si è troppo poetici si è banali, devi essere colloquiale per evitare la banalità, l’italiano è l’opposto”.

Ricordano la sua esperienza all’Ariston, dove ha duettato con Diodato sulle note di Amore che vieni amore che vai ha confessato: “Sarò eternamente grato ad Antonio che mi ha portato sul palco del Festival, uno dei più incredibili e storici della musica italiana e con uno dei miei pezzi preferiti. Anche se dall’emozione ho sbagliato le parole…La prima volta che mi presento a cantare in italiano e sbaglio il testo di uno dei parolieri più favolosi. A ripensarci ancora mi sveglio la notte con il sudore freddo”.