Schlein: “L’accordo Ue-Tunisia non tiene conto del rispetto dei diritti”

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BRUXELLES – Il memorandum d’intesa firmato domenica a Tunisi per un “partenariato complessivo” tra Ue e Tunisia, che include anche un importante capitolo sulla gestione delle migrazioni irregolari, è una tentativo di esternalizzare la gestione delle frontiere, come è già accaduto con altri casi in passato. Lo ha affermato questa mattina la segretaria del Pd Elly Schlein al termine del pre-vertice dei leader socialisti, a margine del vertice Ue-America latina e Caraibi (Celac) di Bruxelles.

“Penso – ha detto – che sia il solito tentativo di esternalizzare le frontiere, senza curarsi del rispetto dei principi di democrazia, e senza curarsi del rispetto dei diritti fondamentali delle persone. Quindi – ha continuato Schlein – non condividiamo un approccio che tende, in un’ottica sicuritaria, a focalizzarsi solo sull’aspetto di frenare i flussi migratori, quando però al contempo sappiamo quali sono gli sconvolgimenti che la Tunisia sta vivendo dal punto di vista del rispetto della democrazia, ma anche” dal punto di vista “economico e sociale”.

Questo, ha concluso la segretaria del Pd, “è un approccio che abbiamo già visto in passato: l’abbiamo visto con altri paesi, l’abbiamo visto con la Turchia, l’abbiamo visto con la Libia. Non posso trovarmi d’accordo con questo approccio”.