Alla base del provvedimento, le minacce rivolte a Giletti da un boss, intercettato in carcere, dopo l’uscita dalla detenzione in carcere di 300 mafiosi a causa dell’emergenza Coronavirus: nel mirino, in particolare, la puntata del 10 maggio in cui il conduttore lesse i nomi dei detenuti usciti di prigione.
Delle minacce del boss, contenute nel libro di Lirio Abbate ‘U siccu’, Giletti era venuto a sapere dalle colonne di Repubblica soltanto a luglio: “Non mi pare proprio normale – aveva dichiarato in un’intervista al Corriere – che io non ne abbia saputo nulla. In questa storia quello che pesa è per l’ennesima volta il silenzio delle istituzioni competenti”.
Al conduttore era arrivata la solidarietà del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. “Massimo Giletti sotto scorta è un pessimo segnale”, commenta oggi su Twitter il direttore di La7, Andrea Salerno. “Continuare ad andare in onda con il proprio lavoro, la migliore risposta”, conclude. Secondo quanto sui apprende, la scorta a Giletti è stata assegnata a fine luglio dalla Prefettura di Roma.
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube