“In questo disco ho messo circa un anno e mezzo di lavoro, il mio cuore, i miei pensieri e le mie risorse; il mese di marzo ci avrebbe condotto all’uscita dell’album con una cornice di lancio eccezionale.
Saremmo partiti con le interviste, gli incontri con la stampa, una festa per l’uscita e tante altre sorprese. Poi, ci sarebbero stati gli instore, il momento più bello, perché è quello in cui finalmente incontro le persone che vogliono bene alla mia musica. In questo preciso momento, però, è molto difficile fare le cose nell’ordine in cui le avevamo progettate per mesi.
E allora faremo tutto ad aprile.
Più di prima, meglio di prima.
Noi tutti ce lo meritiamo.
E i concerti? Ci saranno?
Si, in questo momento sono confermati.
I live saranno l’occasione per farvi ascoltare il mio disco IN ANTEPRIMA, come fossimo nel soggiorno di casa mia a festeggiare insieme. Guardiamo con fiducia ad aprile e se ci sarà anche una sola data da ricollocare, ci impegneremo a farlo. In fondo, noi abbiamo solo spostato l’uscita di un mese.
Ci brucia? Si, ma il disco è vicino ed è una bomba. Alle difficoltà ho sempre risposto lottando, le limitazioni mi hanno sempre suggerito soluzioni creative. Nelle prossime settimane farò di tutto per rendere questa attesa una figata.
Il mio pensiero ora va a chi affronta questa emergenza in prima linea, sul campo: medici, infermieri, famiglie e istituzioni; a tutti quelli che lavorano ogni giorno e ne stanno subendo direttamente o indirettamente gli effetti. E in più a tutti i lavoratori del campo della Cultura e dello Spettacolo, di cui io sono parte”.
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