“Sì – aggiunge – lo so che i sindacati sono contrari. Ma c’è un principio costituzionale che va rispettato e le richieste delle famiglie di avere insegnanti preparati sono legittime, perchè qui parliamo del futuro del nostro Paese. I concorsi non sono l’eccezione in questo Paese ma devono essere la regola. Vanno fatti ogni due anni e vanno programmati”.
Sulla protesta di alcuni precari della scuola davanti ai cancelli, la responsabile del Miur dice che “dobbiamo sapere quanta gente andrà in pensione da qui ai prossimi 10 anni e programmare così come si fa in altri Paesi. Le famiglie ci chiedono insegnanti preparati e noi vogliamo assumere i precari bravi, preparati”.
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