Secondo le prime informazioni l’uomo, un 47enne, è stato soccorso in via Vittor Pisani poco dopo le 8. Nel capoluogo lombardo, questa notte, la temperatura è scesa svariati gradi sotto lo zero. L’ipotesi prevalente è che sia morto per le conseguenze del gelo.
Era un cosiddetto ‘clochard di ritorno’, Massimiliano R., 47 anni, per tutti semplicemente ‘il Max’, l’uomo che è morto, prima dell’alba, a Milano, sotto i portici nei pressi della stazione centrale dove dormiva. Lui, infatti, faceva questa vita ormai da alcuni anni, ma prima di diventare clochard aveva avuto una storia normale, con una moglie e un lavoro di discreto successo.
“Faceva lo chef e aveva lavorato in alberghi e ristoranti, anche di lusso – racconta all’ANSA Marco, un senzatetto che frequenta la piazza antistante la stazione – E guadagnava anche bene. Poi ha avuto problemi nel matrimonio, ha cominciato ad andare in depressione, poi a bere, e via così ha perso il lavoro e poi ha cominciato la vita di strada”.
A trovarlo è stato il portiere di un palazzo, al civico 22 di via Vittor Pisani: “Arrivo sempre prima dell’apertura della portineria, ed ero andato a prendere il caffè con un collega – ricorda – Quando arriviamo ci tocca sempre chiamare la Polizia locale per fare allontanare i dieci-venti senzatetto che troviamo qui davanti, e l’Amsa per far ripulire tutto. Quando sono arrivati gli altri si sono alzati, come accade sempre, lui purtroppo no”.
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