Seduta su quei gradini, non riuscivo a togliermi dalla mente quel signore elegante, che si faceva il segno della croce …
Poi, ho pensato che quel gesto, che ho visto fare mille volte da mia madre, o dalle mie sorelle, ha un significato particolare. La mano va prima in fronte, dove si nascondono e vivono i nostri pensieri più segreti. Poi scende fino al cuore, sul petto. Nel cuore: per secoli l’umanità ha creduto che in quel muscolo si nascondessero gli amori, le passioni. Quindi la mano risale fino alla spalla sinistra, poi passa alla destra: là, mille e mille anni fa, avevamo le ali. Volavamo. Come i gabbiani. Adesso si vola poco. E anche di nascosto. Quindi la mano risale al centro, fino alle labbra. Quasi le bacia…
Ecco, ogni volta che un uomo, una donna, una creatura fa il segno della croce, compie questo tragitto nei secoli, nelle illusioni di tanti uomini volati via. Dal pensiero al cuore, dalle ali al bacio con se stessi. Chissà se quell’uomo che s’è fermato stamattina davanti al portone, quell’uomo unico tra troppi distratti, conosce i significati di questo gesto. Pensieri. Passioni, ali, e un bacio alla vita. Io penso che li conosca questi segreti del gesto. O che addirittura sua stato lui, fermandosi, a farmi capire per la prima volta tutti i segreti del gesto …
Ecco, nella mia memoria, lo ricorderò come l’uomo elegante con le ali.
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