“Il lavoro in nero e il lavoro precario uccidono”, dice il Pontefice, secondo il quale il lavoratore non può essere considerato “una riga di costo del bilancio”. Nel suo videomessaggio c’è anche un appello ai disoccupati, con un pensiero particolare al sud Italia, chiedendo loro di “non perdere la fiducia”.
Il lavoro “non riguarda soltanto la produzione, il mercato, l’economia – sottolinea invece il capo dello Stato – E’ anche condizione di piena dignità dell’uomo, di partecipazione attiva alla vita sociale, quindi di sviluppo integrale della personalità. E’ questa una sfida cruciale per le nostre società, che escono dalla crisi più lunga dal dopoguerra e sono chiamate ad affrontare trasformazioni assai profonde”.
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