È appena uscita una speciale edizione da collezione del quarto album, per celebrare i quarant’anni dalla pubblicazione
Esce oggi il videoclip animato inedito di “Siamo solo noi” per celebrare i 40 anni dall’uscita dello storico album di Vasco Rossi. Prodotto da Chiaroscuro Creative per la regia di Arturo Bertusi, il video è visibile qui di seguito.
“Noi, è la prima persona plurale che definisce un gruppo, una comunità, un popolo. Per questo il protagonista non poteva essere un singolo personaggio, ma tutti Noi appunto, ripresi, attraverso gli anni, dai video di una telecamera di sicurezza di un negozio di dischi, sguardo su una piazza ideale” racconta Bertusi “È lo sguardo oggettivo e imparziale di una ‘camera fissa’, a trasformare la piazza in un palcoscenico su cui scorrono quarant’anni di storia e canzoni di Vasco, insieme ad eventi che hanno trasformato il mondo, fino al presente della pandemia. Questo è il concept del video, che ribalta l’impianto narrativo e visivo tradizionale dei cortometraggi e dei videoclip. Nel video di Siamo solo noi, sono presenti quasi tutti gli album di Vasco e molte canzoni, in forma di citazione più o meno esplicita, attraverso i manifesti affissi nella piazza, nei personaggi, nelle suggestioni e nelle copertine che in versione animata prendono vita. In quella piazza ci siamo tutti Noi. E tutti Noi ci torniamo, accompagnati simbolicamente da Vasco stesso, che, di nuovo come una volta, ci riaprirà il ‘negozio’ dove ritrovare le nostre emozioni”. Disegni e scenografie del videoclip sono di Rosanna Mezzanotte; soggetto (con Roberto Lepore) e regia di Arturo Bertusi; motion graphic e animazioni di Tommaso Arosio; animazioni passo 1 di Matteo Manzini.
Per l’occasione Sony Music Legacy ha appena pubblicato una speciale edizione da collezione dell’album per laserie R>PLAY, dedicata ai quarantesimi anniversari dei suoi album da studio e per la quale è stato creato un logo ad hoc.
“Siamo solo noi – R>PLAY Edition 40th”, realizzato in collaborazione con Chiaroscuro Creative, che da sempre si occupa dei progetti editoriali e dell’immagine di Vasco, è disponibile in tre versioni:
- un preziosissimo COFANETTO DELUXE da collezione, in edizione limitata numerata, che include: il 33 giri (180 gr), il CD versione vinyl replica, la musicassetta, il 45 giri di “Voglio andare al mare / Brava”, un libro cartonato di 128 pagine scritto dal giornalista e critico musicale Marco Mangiarotti, con foto inedite e con la storia dell’album raccontata dallo stesso Vasco e dai protagonisti; e un gadget, come ormai da tradizione della serie R>PLAY, che in questo caso è la locandina del tour che seguì l’uscita del disco;
- un CD Hardcoverbook di 32 pagine con contenuti esclusivi;
- un LP – Long Playing originale (180gr.) rimasterizzato.
La tracklist del disco è quella della versione originale (con il titolo del brano “Ieri ho sgozzato mio figlio” riportato per intero e non censurato, l’originale era “Ieri ho sg. mio figlio”): “Siamo solo noi”, “Incredibile romantica”, “Dimentichiamoci questa città”, “Voglio andare al mare”, “Brava”, “Ieri ho sgozzato mio figlio”, “Che ironia”, “Valium”, “Voglio andare al mare (ripresa)”.
La copertina è quella originale, ispirata nella grafica a quella di uno dei primi dischi di Desmond Child, e contenente una foto del volto di Vasco in bianco e nero, di rara potenza. Nelle successive ristampe in cd è stata sostituita.
Siamo solo noi, insieme ad Albachiara e Colpa d’Alfredo che erano già cult, diventò l’inno per le future generazioni. Ancora più di Vita spericolata. Siamo solo noi è stato il primo testo identitario, ha trasformato in un popolo le persone che ascoltavano le canzoni di Vasco, compravano i suoi dischi e accorrevano ai concerti. Dando loro un inno. Parla di una possibile, alternativa libertà. Il messaggio è semplice: noi abbiamo un’identità, siamo il risultato di una normale diversità. Vasco racconta com’è nata: “Mi è venuta di getto in una notte in cui ero furioso con me stesso perchè sul palco non era andata come volevo. Ero scivolato sulle spie, quelli davanti per fortuna non si sono accorti di nulla. Mi rialzai immediatamente e, nonostante sbucciature e bruciori, continuai a cantare come se niente fosse, lo spettacolo prima di tutto sempre. Ma io ero inferocito con me stesso e così quella notte mi sono sfogato scrivendo ‘Siamo solo noi’: una dichiarazione di indipendenza dalle regole imposte che non ci stavano più bene a noi della nuova generazione”.
Vasco si guarda intorno, anche ai suoi primi concerti, e scrive una dichiarazione di indipendenza generazionale con il suo sguardo psicologico e sociale. Ma non è il suo personale che diventa politico. “Fotografavo una contrapposizione generazionale (che non mi riguardava però da vicino, mio padre e mia madre si sono sempre fidati di me, mi hanno sempre lasciato fare). ‘Siamo solo noi’ è la risposta: mia mamma, da piccolo, mi diceva sempre ‘sei solo te, sei solo te che fai così, guarda la figlia di…’ Allora quel ‘sei solo te’ l’ho trasformato in ‘siamo solo noi’, che non abbiamo i vostri stessi valori, le vostre stesse convinzioni. Ne abbiamo delle altre, le nostre. E comunque sappiamo quello che facciamo, non ci buttiamo via. E vogliamo vivere intensamente e diversamente da come avete vissuto voi”.