L’Opinionista ha intervistato Alessio Aguzzi e Lorenzo Ricciardi, due ragazzi di Firenze, 19 e 21 anni, per capire cosa c’è alla base del loro progetto “Siate la Poesia”. I due giovani hanno infatti creato una pagina Instagram @siatelapoesia, coniugando le loro due grandi passioni: la fotografia e la poesia. La pagina conta 36mila followers, ecco come nasce il progetto, e cosa li ha spinti alla creazione di “Siate la Poesia”.
Qual è l’obiettivo del vostro progetto “Siate la Poesia”? E soprattutto cosa volete comunicare attraverso le foto e le parole?
“Innanzitutto il nostro obiettivo è riuscire ad esprimere ciò che sentiamo, attraverso ciò che amiamo. Perché solo così, attraverso la condivisione delle nostre emozioni, possiamo dare forma alla poesia che c’è nelle nostre vite. Riteniamo, infatti, che ogni persona debba trovare la poesia che si nasconde nella propria vita. Vogliamo far arrivare ai nostri coetanei l’importanza delle emozioni. L’importanza dei sogni che, purtroppo, molto spesso vengono rinchiusi infondo al cuore, per paura di fallire. Quello che vogliamo comunicare, infine, è l’importanza di aprirsi, di condividere e non di essere condivisi”.
Cosa vi ha spinto alla creazione di un progetto virtuale che vada al di là degli stereotipi proposti in rete? In particolare da chi, o da cosa nasce la vostra ispirazione?
“Ciò che ci ha spinto a creare questo progetto virtuale è stata l’esigenza e la voglia di cambiare la visione stereotipata del mondo che ci circonda. Gli stereotipi proposti in rete e nel mondo dei media, in generale, propongono esempi, stili e mode, che inducono gli adolescenti a rinunciare alla propria originalità per uniformarsi. Questa superficialità conduce, le nuove generazioni, a non mettersi in gioco e a reprimere le loro capacità. La nostra ispirazione nasce dalle nostre esperienze quotidiane e dalle emozioni più significative”.
Il concetto alla base di “Siate la Poesia” è sicuramente molto profondo, sembrerebbe quasi anacronistico rispetto a due giovani ragazzi di 19 e 21 anni. Avete delle esperienze di vita che magari hanno segnato il vostro percorso?
“Crediamo che tutto ciò che succede alla vita di un individuo, faccia di esso, una persona diversa. E seppur non abbiamo avuto esperienze che hanno segnato in maniera netta il nostro percorso, abbiamo fatto tesoro di tutto quello che abbiamo sentito e provato per la nostra giovane età. Non esiste un’età giusta per provare a proporre nuove idee”.
Instagram è una realtà in forte ascesa, e quella dell’influencer è considerata ormai una professione vera e propria. Voi cosa ne pensate? Quale consiglio vorreste dare a chi, come voi, decide di intraprendere un percorso anche lavorativo come Influencer?
“Instagram è un social molto presente nella quotidianità dei ragazzi e, per questo, risulta più efficace per chi, come noi, vuole lanciar loro un messaggio. Noi ci riteniamo “Influencer” di valori e, per il momento, è più una passione che un lavoro. Un consiglio per chi aspira a diventare Influencer, è quello di condividere contenuti di qualità, con continuità facendo trasparire amore per ciò che fa”.
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