«L’intervento, che si colloca in un piano più ampio di revamping della flotta, non va solamente nella direzione di un ammodernamento della dotazione strumentale, ma soprattutto di introdurre sofisticate architetture elettroniche che incrementano la sicurezza del treno. Il macchinista può tenere sotto controllo l’intero stato del treno, sia dal punto di vista del suo corretto funzionamento, sia per quanto riguarda il confort dei passeggeri non lasciando così guasti o malfunzionamenti al campo delle segnalazioni e delle lamentele poste dai passeggeri. Infatti al monitor interattivo fanno capo tutta una serie di rilevatori che sono disposti sugli impianti e nelle carrozze e che permettono la gestione di tutti i servizi safety critical».
Con la tecnologia sviluppata e applicata da Ermetris, il passo in avanti è stato notevole. Innanzitutto «parliamo di sistemi che utilizzano un’elettronica di nuova generazione basata sul principio del “low power”, quindi con un minore consumo di energia, e con una vita superiore – quasi doppia – alle precedenti tecnologie», spiega Borrello. Anche sotto il profilo dell’utilizzo, la nuova interfaccia garantisce diverse innovazioni. «Lo schermo è “sun readable”, ovvero facilmente leggibile anche con il sole o in presenta di molta luce. Questo assicura sempre la possibilità di avere sotto controllo tutti gli strumenti. Inoltre, è antivandalico: risulta particolarmente difficile romperlo. Non certo ultimo, ha fatto propria la tecnologia touch screen, tecnologia che non solamente è ormai entrata a far parte in modo diffuso della nostra vita quotidiana, ma soprattutto garantisce un più agevole utilizzo. Sono tutti accorgimenti fondamentali per un sistema di controllo della sicurezza. E qualora il monitor non dovesse funzionare, il treno non può entrare in servizio».
Nel complesso, l’intervento di Ermetris vale circa un milione di euro. «È un ulteriore tassello che mettiamo sul cammino della crescita», conclude Borrello. L’azienda in pochi anni è infatti cresciuta in modo esponenziale vincendo gare per diciassette carrozze bistrot-ristorante delle ferrovie norvegesi, per una ventina di treni della nuova tramvia di Firenze, per 40 treni della circumvesuviana di Napoli, per manutenzioni e fornitura di componentistica per i vecchi “Etr 500” ed “Etr 480” di Trenitalia e per la manutenzione dei sistemi di bordo dei treni di TreNord.
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