ROMA – SIAE, Società Italiana degli Autori ed Editori, preposta alla raccolta dei compensi per copia privata dovuti da fabbricanti e importatori di apparecchi e supporti e, successivamente, alla loro ripartizione ai titolari dei diritti e la Federazione OPTIME, Osservatorio per la Tutela in Italia del Mercato dell’Elettronica, Federazione di scopo che riunisce i principali operatori nel retail dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici, hanno siglato un protocollo di intesa finalizzato alla collaborazione per individuare operatori professionali che immettono e distribuiscono sul mercato nazionale prodotti per i quali non siano stati corrisposti i compensi per copia privata (art. 71-sexies e seguenti L. 633/41), anche allo scopo di identificare attività costituenti concorrenza sleale ai danni degli operatori onesti.
OPTIME monitora costantemente il Mercato dell’Elettronica di Consumo ed evidenzia tutte le attività costituenti concorrenza sleale ai danni degli operatori pienamente adempienti a tutti gli obblighi di legge: tra essi rientra a pieno titolo anche il versamento della Copia Privata. Per questo motivo la firma dell’accordo è perfettamente in linea con gli obiettivi di entrambi gli attori.
Gaetano Blandini, Direttore Generale della SIAE, commenta: “Abbiamo accolto con favore l’invito di OPTIME per dar vita a questa collaborazione che ci permetterà di rafforzare le attività di controllo e di intervenire in un mercato in cui purtroppo le azioni scorrette sono ancora molte e compromettono non solo la raccolta e l’attribuzione dei compensi dovuti agli aventi diritto, ma penalizzano fortemente le imprese che provvedono correttamente al versamento del compenso per copia privata”.
Davide Rossi, Presidente di OPTIME, aggiunge: “Siamo molto soddisfatti per questo accordo, volto ad ampliare le aree di collaborazione informativa, e ora anche operativa, tra il settore che rappresentiamo e la SIAE sul tema della copia privata. Riteniamo, infatti, che le forme di evasione ed elusione di questi e di altri compensi obbligatori (come ad esempio l’eco-contributo Raee) non solo siano gravi di per sé, e pertanto meritevoli di venire perseguite con il massimo impegno, ma anche possano essere indicatori di ulteriori allarmanti illeciti come la ricettazione, l’evasione fiscale e addirittura il riciclaggio”.