L’arte interessa a pochi in città ma lo show di Buster, per una distrazione dell’anziana segretaria-lucertola, riaccende l’interesse del pubblico con un premio di centomila dollari. Animato dal criceto jazz Mike, la maialina pop Rosita, la porcospino dall’animo metal Ash e il gorilla RnB Johnny, il talent show risveglia l’amore per la musica e insegna ai concorrenti il potere dei sogni.
Dopo lo straordinario successo dei Minions e di Pets, la Illumination Entertainment aggiunge un’altra perla alla sua filmografia.
Ricalcati sui protagonisti di film e serie tv musical, i concorrenti del talent show di Buster Moon colpiscono l’immaginario contemporaneo. Se la timida e insicura elefantina Meena omaggia la Rachel Berry di Glee, il suadente Mike traspone i classicismi di Frank Sinatra e così via.
La forza di Sing è la costruzione di un’animalità unica tra segretarie-camaleonti, gorilla fuori-legge e koala innamorati dell’arte. Nato da un’idea originale di Chris Meledandri, Sing ridefinisce l’universo a quattro zampe di Zootropolis e Pets rendendolo simile a tutto quello che amiamo (e beffeggiamo) dei talent show.
Non è un mistero che la musica sia il cuore di Sing, una delle prime pellicole della storia dell’animazione a raccontare la storia di un gruppo di animali alla ricerca del successo. Un’idea che, arricchita dalle hit della musica contemporanea, rende la pellicola di Jennings e Lourdelet originale e coinvolgente. Tra il pop di Lady Gaga, Katy Perry e Taylor Swift, il blues di Stevie Wonder e il jazz di Frank Sinatra, Sing regala un entertainment che, con ironia ed emozioni, delizia grandi e piccoli.
In un’era dominata da X Factor, American Idol e The Voice, Sing scrive in chiave animata la nostra contemporaneità. Dai divismi di alcuni concorrenti al talento nascosto di altri, il musical di Jennings e Lourdelet ripete i cliché della televisione con un pizzico di moralità: il talent show non è una scorciatoia per il successo ma l’occasione di mostrare al pubblico quello di cui siamo capaci.
La miscela di ironia sui generis e chicche degne dei Minions (in primis il gruppo di panda minori J-Pop), consacra Sing il film perfetto per iniziare il 2017 a suon di ritmo e allegria. Un cult che, rivoluzionando l’animazione, la arricchisce di un’inedita e irresistibile sfumatura musicale.
Carlo Andriani – Fonte News Cinema
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube