La complessa attività investigativa, svolta avvalendosi sia di metodi tradizionali che di supporti tecnici, ha disvelato l’esistenza di due organizzazioni criminali, con base a Catania, da tempo operanti tra le Province di Siracusa, Ragusa, Catania, Enna e Messina, che tra gli anni 2016 e 2017 hanno commesso oltre 40 furti col metodo della “spaccata” nei confronti di altrettanti esercizi commerciali tra tabaccherie, negozi di abbigliamento, profumerie e concessionari di auto.
Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale del Carabinieri di Siracusa, avviate nel settembre 2015 a seguito di una serie di spaccate avvenute nei centri abitati di tutta l’area orientale della Sicilia con una sequela di episodi talmente serrata da impegnare i militari a continui interventi e a sviluppare altrettante attività investigative, hanno permesso di individuare due gruppi criminali, il primo composto da 9 cittadini di nazionalità italiana, il secondo da 4 cittadini rumeni, tutti pregiudicati e tutti residenti, ovvero domiciliati, nella città di Catania, quali responsabili di ben 42 episodi (n. 22 a carico del gruppo catanese e n. 20 a quello composto da cittadini rumeni) di cui n. 25 verificatisi nei comuni della Provincia di Siracusa, tanto da diventare per il territorio un vero e proprio “Tormento”, da cui il nome attribuito all’operazione dei Carabinieri.
In particolare, i due gruppi di malviventi, si muovevano con modalità similari, sottraendo le auto, che venivano poi utilizzate come arieti per sfondare gli infissi degli esercizi commerciali, a privati cittadini o ad autosaloni di auto attraverso l’utilizzo di centraline elettroniche che consentivano di mettere in moto i veicoli anche senza chiavi, per poi portarsi presso gli obbiettivi in cui perpetrare i furti dove, le stesse autovetture, in svariate occasioni, venivano abbandonate a conclusione della razzia compiuta all’interno delle attività prese di mira.
I malviventi agivano, travisati in volto, con tale determinazione ed efferatezza da rivelarsi particolarmente pericolosi per chiunque avesse tentato da farli desistere. Infatti, in almeno due occasioni, in un caso sorpresi dal proprietario di un esercizio commerciale che stava per essere derubato e, in un secondo, scoperti da una guardia giurata, non hanno esitato ad usare violenza e a minacciare gli intervenuti per portare a termine il furto, costringendo i poveri derubati ad assistere inermi alla conclusione della rapina a loro danno. In un ulteriore episodio, rintracciati da una pattuglia, per sfuggire all’inseguimento, imboccavano l’autostrada Siracusa-Catania nel senso opposto di marcia per poi abbandonare il veicolo con la refurtiva ancora a bordo, ribaltatosi in prossimità di un cavalcavia a causa della forte velocità, per poi gettarsi a piedi da un dirupo.
Nel corso dell’attività di indagine sviluppata dal Nucleo Investigativo di Siracusa durata oltre un anno, i militari hanno rinvenuto e sequestrato, n. 10 autovetture oggetto di furto e utilizzate come arieti per sfondare i serramenti a protezione delle attività commerciali, altrettante centraline elettroniche, utilizzate per il furto dei veicoli impiegati per la fuga e circa 300 kg. di tabacchi sottratti nel corso di uno degli episodi su cui sono state svolte le indagini.
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube