Scoperto traffico di combustibile tra la Libia e l’Italia. Fermata una nave con bandiera del Togo e arrestato il comandante
Veniva attivato il dispositivo regionale aeronavale con l’impiego delle unità navali “V.1102” e “”G.78 Barletta”, che intercettavano il natante in acque territoriali, i finanzieri effettuato l’abbordaggio della citata imbarcazione, appuravano che a bordo vi erano cinque membri di equipaggio di nazionalità Indonesiana. Alla richiesta degli operanti, il Comandante dell’imbarcazione non è stato in grado di esibire il previsto manifesto di carico, tuttavia veniva accertato che la Motonave “GRAIN M” trasportava un ingente quantitativo di carburante, privo di documentazione attestante la provenienza del prodotto stesso.
I Finanzieri della Compagnia di Siracusa attivavano immediatamente il magistrato di turno Dott. V. Nitti della Procura della Repubblica di Siracusa. Dopo i primi accertamenti i Finanzieri scortavano la Motonave in argomento presso il Porto Grande di Siracusa, per essere sottoposta a “visita doganale”.
La visita Doganale effettuata in stretta collaborazione con i Funzionari Doganali dell’Ufficio di Siracusa permetteva di rinvenire, a bordo della motonave, un enorme quantitativo di prodotto energetico, tipo carburante, pericolosamente stipato all’interno di 3 cisterne convenzionali, posizionate nella zona maestra dell’imbarcazione ed all’interno di una grossa cisterna, ricavata artigianalmente nella zona di sentina, sotto la linea di galleggiamento del natante, per un quantitativo di circa 100.000 chilogrammi.
L’ispezione della Dogana e delle Fiamme Gialle, condotta con particolare attenzione anche mediante l’utilizzo delle unità cinofile, atteso che la Motonave era stata segnalata per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, consentiva agli operanti di rinvenire 11,000 chilogrammi di T.L.E., e 31.000 euro circa, considerato provento della illecita attività di contrabbando di oli minerali.
L’attività ha permesso di sottoporre il comandante della Motonave J.A.T. di anni 25, alla misura cautelare del Fermo di P.G. per i reati di contrabbando di olii minerali e di tabacchi lavorati esteri, nonché per il reato di riciclaggio, e di denunciare a piede libero i quattro componenti l’equipaggio per il reato di favoreggiamento personale.
L’attività di intelligence delle fiamme gialle e la collaborazione con l’Ufficio delle Dogane di Siracusa, permetterà di definire meglio lo scenario utile alla prosecuzione delle attività. Il Procuratore Capo della Repubblica, dott. Francesco Paolo Giordano, che coordina le indagini, ha già disposto lo sviluppo degli elementi acquisiti nel corso dell’intera operazione al fine di individuare i canali di approvvigionamento del prodotto di contrabbando ed i destinatari finali.
L’attività eseguita conferma alla Guardia di Finanza, nel mutato scenario economico e sociale del Paese, nell’evoluzione delle condotte criminali, in linea con l’assetto normativo, le competenze esclusive e specifiche in materia di traffici illeciti perpetrati via mare e sul territorio siracusano la sistematicità dei controlli.
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