Gli investigatori hanno scoperto una rete di mercenari per lo più di estrema destra e simpatizzanti della Lega. Tre dei 6 destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere sono al momento risultati irreperibili. Secondo gli investigatori i tre potrebbero trovarsi ancora nelle zone teatro del conflitto.
Sono 15 in totale le persone indagate, a vario titolo, nell’ambito dell’inchiesta “Ottantotto” che ha portato all’arresto di sei mercenari che andavano a combattere tra le milizie filorusse per la secessione del Donbass. Le accuse vanno dall’associazione a delinquere, al combattimento, dal reclutamento all’istigazione all’odio razziale.
Gli arrestati erano in contatto con un sodalizio attivo pubblicamente nell’assistenza umanitaria verso le popolazioni del Donbass, vittime della guerra civile del 2014, sodalizio che operava di nascosto nel reclutamento di mercenari da inviare nelle zone di conflitto arruolandoli nelle milizie filorusse. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, il fronte ucraino è a tutti gli effetti meta di miliziani di varie nazionalità e anche italiani che sono stati ‘lodati’ dal governatore dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk per il loro contributo a livello militare.
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