HELSINKI – Un ragazzo 12enne armato ha fatto irruzione oggi poco dopo le 9:00 in una scuola a venti chilometri a nord di Helsinki, e ha iniziato a sparare: lo riferisce la polizia. Due minorenni sono rimasti gravemente feriti e uno è morto. “Il presunto colpevole è stato catturato” riferisce il ministro dell’Interno Mari Rantanen. Il primo ministro Petteri Orpo ha definito l’episodio “sconvolgente”.
La polizia ha isolato l’area e ha chiesto ai cittadini di restare lontani dalla zona e di non lasciare le loro case. Per ulteriori dettagli, la polizia ha preannunciato una conferenza stampa che avrà luogo nel pomeriggio.
La sparatoria ha avuto luogo all’interno di un’aula. Il 12enne è poi fuggito ma è stato fermato dalla polizia sulle sponde del fiume che bagna Vantaa: quando è stato arrestato aveva ancora con sé l’arma con cui ha sparato.
Due raccapriccianti sparatorie nelle scuole si erano già verificate in Finlandia nel novembre 2007 e nel settembre 2008, e ciò ha portato sotto i riflettori il tema del possesso di armi e del suo legame con l’aumento delle stragi nei luoghi affollati e negli istituti scolastici.
La Finlandia è infatti uno dei Paesi europei con la più alta percentuale di armi da fuoco ordinarie possedute dai cittadini, e le leggi in materia sono alquanto liberali. Una delle spiegazioni è la grande quantità di persone che praticano attività venatorie e sport come il tiro al bersaglio, ma recentemente l’aumento di episodi analoghi alla sparatoria di stamattina ha portato le autorità finlandesi a rendere più restrittive le leggi sul possesso di armi, innalzando tra l’altro il limite minimo di età da 18 a 20 anni.
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