“Cobain è stata scritta in un momento di transizione musicale per me avvenuto dopo un anno in cui non scrivevo più e ho cercato di fare un passo indietro”
Fuori da venerdì 12 febbraio il nuovo singolo di Spera dal titolo “Cobain“. Il pezzo, denso di richiami rap e pop, è stato pubblicato per Giungla Dischi e distribuito da Artist First. Con la produzione di Luciano Lamanna e Samura, questo brano rappresenta il primo capitolo di un progetto musicale che si propone di creare un’immagine del tutto nuova per l’artista.
Spera ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“Cobain” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?
Cobain è una traccia che definisco Pop/Rock con dei riferimenti anche all’Hip Hop, è un brano che per lo più parla di me e delle mie esperienze paragonando in certi versi la mia vita a quella di Cobain. Non la definisco una biografia ma un insieme di miei ricordi dell’infanzia e adolescenziali che mi hanno in qualche modo segnato. Come la maggior parte delle mie canzoni è scritte di getto, è pura ispirazione seguendo la musica.
Questo brano per te rappresenta in qualche modo una svolta, perché?
Rappresenta una svolta per due motivi: uno perché si discosta da tutto quello che ho fatto finora musicalmente parlando, secondo il progetto per la prima volta per me è spinto da un etichetta discografica (Giungla Dischi) che crede nel progetto. Ho scritto sempre canzoni rap ma vengo dall’ascolto di gruppi pop, rock e grunge quindi con il tempo ho capito qual’è la giusta linea da seguire e per me è la svolta più grande.
Cosa vuoi comunicare con questo lavoro?
L’intento è quello di portare bella musica con un sound che si differenzi dalla massa. Cobain è fatta per trasmettere energia, è un brano di “presentazione” e non ha un messaggio ben preciso.
Come ti sei avvicinato al mondo della musica?
Mi sono avvicinato al mondo della musica molto presto grazie a mio zio che cito anche in Cobain. È proprio lui che mi ha dato il primo disco dei Nirvana e da ascoltatore in poco tempo sono passato a volerla suonare quella musica. A 12 anni prendevo lezioni di chitarra, ho poi continuato da solo suonando in diverse cover band tra amici, molto per gioco. Il mio vero percorso musicale però è iniziato quando abbiamo fondato Alte Frequenze, un collettivo Hip Hop Abruzzese ed è questo che mi ha portato fin qua.