Cinema

Sqizo, l’opera prima di Duccio Fabbri al Biografilm Festival 2020

Un viaggio visionario nella mente di un genio invisibile che per la prima volta ha deciso di mostrarsi al pubblico, interrogandoci con la sua vita esemplare sul senso profondo dell’esistenza

Sarà presentato in prima mondiale alla sedicesima edizione del Biografilm Festival (5-15 giugno 2020) in Concorso nella sezione “Biografilm Italia”, Sqizo, l’opera prima di Duccio Fabbri, attivo da molti anni come regista e aiuto regista tra l’Italia e gli Stati Uniti. Il film sarà trasmesso attraverso la piattaforma www.mymovies.it sabato 6 giugno dalle 21 (disponibile per un numero limitato di spettatori, con prenotazione già dal primo giugno).

Sqizo racconta la storia di Louis Wolfson, scrittore del Bronx che ha lottato per tutta la vita contro le definizioni correnti di malattia mentale, fortuna e linguaggio. Diagnosticato schizofrenico in adolescenza, ha ripudiato la lingua madre in favore di un idioma del tutto personale. Autore cult dell’editore Gallimard nella Parigi degli anni Settanta, nonostante la notorietà è rimasto un perfetto sconosciuto negli Stati Uniti, continuando a vivere come homeless. Giocatore d’azzardo incallito e outsider assoluto, in età matura si è trasferito a Porto Rico, dove la sua fortuna è cambiata di colpo e dove l’autore del film lo ha rintracciato: a 89 anni vive ancora solo e sospeso tra due mondi, quello del silenzio e quello della parola.

Il regista Duccio Fabbri dichiara: “Quando ho saputo che era ancora vivo, ho sentito il dovere di raccogliere la sua testimonianza. Un rapporto nato sotto il segno della diffidenza – mi credeva un possibile agente segreto italiano! – e culminato, anni dopo, in amicizia. Penso che la vita e le azioni di Wolfson siano estreme ed esemplari. I suoi atti (come il rifiuto della lingua madre, il disprezzo per la psichiatria, il rifiuto delle più elementari istituzioni sociali) possono essere interpretati come gesti politici: forme di resistenza e sopravvivenza che ci mettono di fronte ad un nuovo punto di vista sul mondo”.

Con l’anteprima mondiale del film si conclude un lavoro durato dieci anni, costruito attraverso una lunga e complessa relazione capace di rendere finalmente visibile la vita avvolta nella leggenda di uno scrittore unico nel suo genere, che ha affascinato intellettuali come Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir, Gilles Deleuze, Jacques Lacan, Raymond Queneau e ispirato scrittori come Jean-Marie Gustave Le Clézio e Paul Auster (del quale il film raccoglie la testimonianza).

Alla Epsifilm, società americana del regista che ha avviato il progetto, si è affiancata tre anni fa la startup produttiva FilmAffair, che ha lavorato alle strategie editoriali e produttive del film, partecipando a numerosi mercati internazionali (DokLeipzig co-production meetings, HotDocs co-production meetings, Thessaloniki Agora Works in Progress) e ottenendo il premio come miglior progetto al BioToB 2017. Decisivi, per la realizzazione del film, la fiducia e il sostegno di Rai Cinema e del MiBACT e l’apporto di un distributore internazionale esperto come Cinephil.

DUCCIO FABBRI è attivo come aiuto regista e regista negli Stati Uniti e in Italia. Tra gli altri Duccio ha lavorato con Marco Bechis, Sara Colangelo, Paul Dano, Andrew Dosunmu, Rashid Johnson, Ken Loach, Salvatore Mereu, Crystal Moselle e Josh e Benny Safdie. SQIZO è la sua opera prima.

FILMAFFAIR nasce dall’incontro tra professionalità provenienti da percorsi contigui e complementari, con l’obiettivo di concentrare la propria attività attorno allo sviluppo editoriale e produttivo del cinema documentario e delle diverse forme di non fiction, compresi i suoi possibili sviluppi interattivi, trans-mediali, museali, attraverso una costante ricerca formale e narrativa. Il team, composto da Valeria Adilardi, Luca Ricciardi, Laura Romano, Mauro Vicentini, ha una pluriennale esperienza nello sviluppo, produzione, distribuzione e post-produzione, si è strutturato nel 2015 a partire dalla collaborazione al festival Visioni Fuori Raccordo dedicato al cinema del reale e si è costituito in società agli inizi del 2018. Il primo documentario prodotto, NORMAL, di Adele Tulli, vincitore del prestigioso Eurimages Lab a Karlovy Vary nel 2018, ha avuto la sua prima internazionale a Berlinale Panorama nel 2019 e ha partecipato a numerosi festival italiani ed internazionali, vincendo diversi premi (CPH:DOX, Salonicco FF, Sarajevo FF, Lovers FF, Torino; Festival des Libertés, Belgio, tra gli altri). È stato distribuito in Italia, Germania, Inghilterra, Grecia, Lituania. SQIZO è la nuova produzione di FilmAffair.

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Redazione
Argomenti: film

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