Stefano D’Orazio non ricordato a Sanremo 2021, la rabbia di Roby Facchinetti

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roby facchinettiSANREMO – Esplode la polemica dopo che il Festival di Sanremo non ricorda nella serata finale il compianto batterista dei Pooh Stefano D’Orazio, scomparso lo scorso novembre a causa del Covid. Nella scaletta ufficiale era previsto un breve momento di commemorazione del musicista con Fiorello e Amadeus che avrebbero dovuto interpretare “Uomini soli”, che valse ai Pooh la vittoria della manifestazione nel 1990. E invece, per motivi di tempo, è stato operato un drastico taglio. Che però non è piaciuto a Roby Facchinetti, cantante e tastierista della band (ieri sera, tra l’altro, uno degli ospiti musicali è stato Riccardo Fogli): “Sono rimasto sveglio quasi fino alle tre – scrive oggi su Facebook – aspettando che Amadeus o chi per lui” citasse Stefano D’Orazio. “Non per presunzione, o perché fossero pretese da me, dai miei amici per sempre, da Tiziana. Ma perché il Festival di Sanremo le aveva promesse. Anzi, garantite”.

Il ricordo di Stefano “era nella scaletta ufficiale, sia pure a ora tarda, ed in tale veste è stato confermato anche alla stampa”, precisa Facchinetti. “Tanto che quotidiani come L’Eco di Bergamo oggi riportano sia avvenuto, avendo dovuto chiudere le pagine ben prima che il Festival arrivasse a quel punto della scaletta”. E conclude: “Credo che allora non ci siano altre parole da spendere: sul Festival, i suoi autori, chi lo ha condotto. C’è solo amarezza. E poco importa si sia trattato di sbadataggine, ignoranza, trascuratezza o maleducazione. Davvero, poco importano le cause. Resta, indimenticabile, il fatto. E il mio commento al Festival di Sanremo 2021 non può che esaurirsi qui”.

Anche Red Canzian ha criticato questa scelta, parlando di “cosa orrenda” con l’Adnkronos. E Amadeus stamane in conferenza stampa ha ammesso l’errore: “Era previsto con Rosario l’omaggio e avevamo anche provato il numero. Non ce l’abbiamo fatta con i tempi. Stefano era un mio amico. Chiedo scusa personalmente per non aver fatto quello che avevamo pensato di fare”.