Lunedì 21 dicembre occhi all’insù per assistere ad un evento di rara bellezza: sarà, infatti, possibile vedere in cielo una luce simile a quella che, secondo il racconto del Vangelo secondo Matteo (2,1-12.16), guidò i Re Magi a fare visita a Gesù appena nato.
In realtà, nel racconto di Matteo si parla di “Stella di Betlemme” e non di stella cometa. Prima del XIV secolo dell’era cristiana nessuno aveva mai accostato Gesù una cometa, perché la comparsa in cielo dell’astro era considerata segno di grande sventura. Nel 1301 però, Giotto, forse ispirato dal passaggio della Cometa di Halley, decise di raffigurarla nell’Adorazione dei Re Magi, facente parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova.
Fin dagli albori della civiltà l’improvvisa comparsa di comete nei cieli erano interpretate come segni evidenti della volontà divina, annunciati dalle congiunzioni planetarie e dalle eclissi. Così la stella di Betlemme, anziché una cometa, cominciò ad essere considerata un brillamento dovuto al pianeta Giove in congiunzione con altri pianeti meno luminosi. Giovanni Keplero, nel 1614, per primo segnalò che nel 7 a.C. vi fu una tripla congiunzione di Giove con Saturno e Marte nella costellazione dei Pesci.
Il 21 dicembre, in occasione del solstizio d’inverno, Giove e Saturno si troveranno in una congiunzione strettissima, a meno di un decimo di grado di distanza, dando vita ad un unico punto luminosissimo in cielo. Come ha riferito in una dichiarazione pubblicata dalla Rice University l’astronomo Patrick Hartigan, è dal 1226 che i due Giganti del Sistema solare non si trovavano così vicini tra loro e la prossima volta accadrà soltanto nel 2080.
Il fenomeno sarà visibile a occhio nudo, semplicemente rivolgendosi verso sud-ovest subito dopo il tramonto; la Nasa consiglia, però, di dotarsi di un telescopio per godere al meglio dello spettacolo.
La stella cometa è un simbolo di luce e speranza, allontana le tenebre e il buio. Possa il suo passaggio in questo nefasto 2020 illuminare il nostro cammino e consentirci di proseguire più forti e consapevoli verso un domani migliore.
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