Meta ha annunciato a partire da fine giugno l’uso dei dati per addestrare l’AI, dando la possibilità di esserne esclusi. Il gruppo di Zuckerberg si è detto “deluso” dalla decisione sostenendo di non essere l’unica azienda ad aver attuato tali pratiche, e di essere “più trasparente di molti altri operatori del settore”. A metà giugno, il colosso americano aveva deciso di sospendere l’attuazione della sua nuova policy sulla privacy nell’Unione Europea, dopo gli interventi dei garanti in 11 Paesi europei.
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