Stop alle patenti di guida per chi soffre di apnee notturne

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Sergio GarbarinoROMA – “La patente di guida non deve essere ne’ rilasciata ne’ rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave e incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacita’ dell’attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte…”. Questo, in sostanza, è il nocciolo del decreto legge 22 dicembre 2015 pubblicato in GU n. 9 il 13 gennaio scorso, che, in recepimento della direttiva europea 2014/85/UE, inciderà sostanzialmente sul sistema dei trasporti in Italia, in quanto obbligherà coloro che richiederanno il rilascio di una patente di guida per la prima volta e/o quelli che dovranno rinnovarla, a sottoporsi a test medici sulla presenza della sindrome delle apnee ostruttive del sonno, il cui acronimo universalmente utilizzato è OSAS.

Solo la diagnosi di OSAS di grado moderato o grave associata a sonnolenza diurna condiziona temporaneamente l’idoneità psicofisica. L’adeguato trattamento permette innanzitutto di migliorare sensibilmente la sicurezza stradale per l’autista e per terzi nonché la guarigione e l’idoneità alla guida. Il decreto legge rappresenta una prima fondamentale risposta al problema della sonnolenza e ai colpi di sonno alla guida. Da una recente ricerca scientifica di una equipe italiana coordinata dal neurologo Dott. Sergio Garbarino (foto), si evince che ogni anno in Italia l’OSAS, provoca oltre 17.300 incidenti stradali , con più di 250 morti e 12.200 feriti, senza dimenticare gli enormi costi socio-sanitari calcolati in circa 1.500.000.000 euro l’anno soltanto per il nostro Paese.

“L’OSAS – dichiara Garbarino – rappresenta una patologia largamente diffusa e sottostimata nella popolazione generale, le cui dimensioni possono essere paragonate al diabete. L’elevato impatto socio-sanitario a indotto l’Europa a emanare questa direttiva prontamente recepita dall’Italia grazie al lavoro di due commissioni ministeriali (Ministero Salute e Ministero Infrastrutture e Trasporti) a cui ho partecipato attivamente in collaborazione con altri colleghi esperti di altre discipline. E ’ un passaggio di alto senso civico per migliorare la sicurezza sulle strade e la salute dei cittadini”.

Poco si parla di questa malattia che è facilmente diagnosticabile e curabile e che ha una prevalenza e un impatto socio-sanitario simile se non superiore al diabete, con importanti risvolti medico legali e assicurativi. I più recenti dati epidemiologici  indicano che l’OSAS di grado moderato e grave ha una diffusione nella popolazione adulta pari a circa il 50% nell’uomo e circa il 23% nella donna. L’OSAS non è solo causa di eccessiva sonnolenza, ma rappresenta anche un fattore di rischio ed è spesso associata alle principali patologie del mondo occidentale, quali obesità, sindrome metabolica e diabete, infarto del miocardio, ictus, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, disturbi cognitivi e insufficienza respiratoria, che sono le principali cause di morte della nostra società.

La diagnosi precoce e l’ottimale trattamento dell’OSAS rendono possibile prevenire la comparsa di tali diverse patologie o di migliorarne il controllo. In altre parole la diagnosi di OSAS rende concreto il miglioramento della qualità e dell’aspettativa di vita dei soggetti che ne sono affetti offrendo loro un reale e percepito guadagno in termini di salute. Tali dati epidemiologici fanno si che i medici e i ricercatori che da anni si occupano di tale malattia considerino causa di una “epidemia silente”.