La risoluzione accoglie l’allarme lanciato dalla Cna sul rischio di fallimento per oltre 30mila imprese artigiane che non riescono a cedere crediti per un ammontare che sfiora i 3 miliardi di euro a causa di ripetute e spesso incomprensibili modifiche normative che hanno prodotto caos e incertezza paralizzando il mercato dei crediti e l’avvio dei nuovi lavori dei bonus edilizi.
La Confederazione condivide le indicazioni contenute nella risoluzione per rendere funzionale e pienamente utilizzabile il meccanismo della cessione del credito ampliando la platea dei cessionari, prevedendo la possibilità per le banche di cedere i crediti ai propri correntisti corporate rientranti nella definizione di piccole e medie imprese, e valutando in particolare anche l’opportunità di coinvolgere Poste Italiane e Cassa depositi e prestiti.
La Cna sollecita il Governo a ottemperare con la massima urgenza a quanto indicato dalla risoluzione per ridare impulso agli interventi di riqualificazione e mettere fine a una situazione drammatica che vivono le imprese che si sono fatte carico di anticipare il contributo pubblico attraverso lo sconto in fattura.
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