Tajani a New York, da Saint Patrick saluta gli italiani all’estero

27

Antonio TajaniNEW YORK – La giornata del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani è cominciata con un punto stampa sulla politica estera in previsione degli incontri dell’Assemblea Generale alle Nazioni Unite, che lo impegneranno da martedì a venerdì. Fra i temi centrali, i due conflitti in Ucraina e sulla Striscia di Gaza rispettivamente. Al Consolato Generale d’Italia, sulla scia della Giornata Mondiale dello Sport, inaugurata la scorsa settimana, il ministro Tajani ha presentato l’incontro “Sport Made in Italy: strumento di crescita” per promuovere gli investimenti nelle società sportive italiane e l’attività fisica come elemento fondamentale per la diplomazia fra i Paesi e per la crescita di una società.

Il Console Generale d’Italia Fabrizio Di Michele ha aperto le porte del palazzo a Park Avenue anche alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e all’ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti Mariagrazia Zappia. Infine, il ministro Tajani ha preso parte alla prima messa in italiano celebrata da Don Luigi Portarulo dentro la cattedrale di Saint Patrick. Il vicepresidente del Consiglio ha sottolineato l’importanza della cerimonia e della Chiesa come punto di riferimento alla comunità di italiani, che “hanno nostalgia della propria casa”.

“Gli italiani che vivono all’estero rappresentano il nostro saper fare e la nostra cultura, la politica estera la fanno tutti gli italiani qualsiasi cosa facciano nel mondo. Grazie per rappresentare bene il nostro paese, siamo fieri di voi e orgogliosi dell’italianità anche a New York, siamo reduci da una messa in italiano in una Saint Patrick colma di italiani e già questo ci fa sentire a casa”, ha detto Tajani all’inviata de ‘La Voce di New York’.