“Siete lo strumento fondamentale della politica internazionale dell’Italia”, in Libano come in altri settori, e “siete chiamati ad aprire le porte alla presenza italiana e a una maggiore influenza del nostro Paese, anche economica”, ha detto Tajani, che ha parlato ai militari indossando una giacca mimetica. “Il governo ha in programma una serie di missioni economiche e internazionali e lavoreremo dove c’è già una presenza di nostri militari affinché le nostre imprese possano trovare terreno fertile”, ha aggiunto. Tajani ha quindi detto che “ovunque operiamo, i nostri militari sono stimati, apprezzati e ben voluti”.
Quindi ha aggiunto: come italiani “non sottovalutiamoci. Giochiamoci la partita. Siamo una squadra di serie A in grado di competere con chiunque altro nel mondo” e “il mondo ci guarda con grande considerazione, perché abbiamo una storia e un modo di fare che tanti altri non hanno”. Tajani ha quindi ricordato la sua visita ai militari italiani al confine fra Kosovo e Serbia: “I nostri militari sono apprezzati unanimemente da kosovari e serbi: tutti riconoscono le grandissime doti di mediazione dei nostri militari, carabinieri e in genere degli uomini delle forze armate”.
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