I 99 Posse in questo cd partono da se stessi per descrivere la realtà che li circonda, si autorappresentano, come fanno da sempre, in un sistema che ha bisogno di etichettare per poi vendere, ma questa volta lo fanno abbassando il volume della voce e mettendosi a nudo, coi propri limiti, le proprie incertezze, ma anche con tutto lo spessore e la potenza di 25 anni di “alterità”, concentrandosi sull’identità: in un mondo in cui tutti urlano la band napoletana ha deciso di lavorare su quello che è nel profondo, partire dall’interno per affrontare ciò che c’è fuori.
Ma non solo: per la prima volta i brani parlano di se stessi, in una sorta di meta-testo in cui il disco parla di se stesso e parlando di quello parla della storia e della gente dei 99 Posse. Questa voglia di liberarsi completamente dagli stereotipi è evidente anche nella scelta degli ospiti, da nomi storici come Enzo Avitabile a “nuove leve” come Rocco Hunt e Lo Stato Sociale.
Il primo singolo estratto è ‘Combat Reggae’, che vede la partecipazione di Mama Marjas alla voce. E’ una canzone d’amore per il reggae, che la band ha sempre considerato un tempo inclusivo, solidale, gioioso, la musica che ha dato loro modo di sopravvivere ad un sistema ostile ed intollerante. Il brano è accompagnato da un video, prodotto da 8mm Photo&Cinema Production e diretto da Marco Maraniello, girato nei vicoli napoletani completamente in piano sequenza.
La copertina del disco è stata realizzata da Totto Renna, o Super Totto, uno dei massimi esponenti della Pixel Art, che richiama evidentemente le grafiche anni ’80 dei videogiochi.
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube