CHIETI – “Ieri abbiamo fatto un’altra espulsione: intorno alle 20 abbiamo messo su un aereo, in esecuzione di un mio decreto, un marocchino di 37 anni che risiedeva a Chieti, regolarmente soggiornante in Italia, già presidente del Centro di preghiera islamico di Chieti, dove per un certo periodo ha svolto pure il ruolo di guida spirituale e se ne era allontanato lo scorso anno per la mancata condivisione delle sue posizioni radicali da parte dei fedeli”.
Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano (foto), intervenendo a ‘Radio Anch’io’ su Radio Rai1.
Il titolare del Viminale ha riferito che l’uomo “era noto come un musulmano integralista ed è stato rifiutato dalla sua comunità per le sue posizioni integraliste. È stato monitorato dalla Digos per aver manifestato simpatie per il jihadismo, ha più volte espresso l’intenzione di recarsi in Siria a combattere, faceva ascoltare canti inneggianti al jihad, imponeva precetti coranici rigidi in ambito familiare con pressioni psicologiche e maltrattamenti nei confronti della moglie marocchina. Io l’ho espulso, così salgono a 75 gli espulsi, nove dei quali nel 2016”, ha concluso Alfano.