ROMA – Dopo lo shock sull’economia imposto dalla pandemia, “abbiamo visto una ripresa” e “una ripartenza” grazie a tutte le misure anche fiscali prese e al supporto “ai redditi delle famiglie e delle imprese”, e se nel 2020 questo si è visto poco, lo stiamo vedendo ora, anche grazie alla campagna vaccinale. Abbiamo visto una ripresa importante”. A rilevarlo è stato il Capo Economista di Sace, Alessandro Terzulli, intervenendo all’evento ‘Future forward: Italy and the future of trade’, organizzato da Economist con il supporto di Philip Morris International.
E questo, ha sottolineato Terzulli, “è un aspetto non banale perché siamo un Paese che, negli ultimi 20 anni, non ha mostrato una particolare resilienza agli shock mentre invece ‘this time seems to be different'” perchè “sicuramente il rimbalzo è più forte del previsto”. “A metà 2022, per quello che vediamo oggi, dovremmo aver recuperato quanto perso nel 2020”. L’Italia potrà contare su “un recupero pieno del Pil” dopo lo shock dettato dalla pandemia. A rilevarlo è stato il Capo Economista di Sace, Alessandro Terzulli, intervenendo all’evento ‘Future forward: Italy and the future of trade’, organizzato da Economist con il supporto di Philip Morris International.
Ha invitato quindi a considerare che “al 2018-2019, all’inizio quindi della crisi pandemica, non avevamo neanche recuperato” quanto perso nelle crisi globali “del 2009 e del 2012-2013”. Ma adesso, ha osservato l’economista, “sarà una sfida di medio-lungo termine” che si giocherà sulla capacità di “innalzare il potenziale di crescita italiano”. “Certamente non certo di crescere oltre il 6% dopo il 2022 ma almeno – ha detto Terzulli – intorno all’1% se faremo bene gli investimenti” con i fondi europei e le riforme che ne conseguiranno. “Sicuramente a oggi il +6% nel 2021 è alla nostra portata e la crescita di 4,5-5% per il 2022, quindi un recupero pieno del Pil” ed “un traino è l’export che sta già andando molto bene e ha già recuperato quanto perso con la pandemia, quantomeno con riferimento all’export di beni”, ha concluso.