Poter scegliere di morire senza soffrire e con dignità. Un tema eticamente sensibile e sempre più d’attualità quello che riguarda le decisioni sul fine vita, tanto da essere preso in discussione al Parlamento dove si sta ponderando il provvedimento sul testamento biologico.
Il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’U.O. di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Bergamo e coordinatore all’Istituto Mario Negri di Bergamo e la professoressa Silvia Salardi, ricercatrice di Filosofia del diritto e docente di Bioetica all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Moderatore sarà Giangiacomo Schiavi, giornalista, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera, molto impegnato sui temi sociali e particolarmente sensibile all’argomento del testamento biologico.
Introdurrà l’incontro Gisella Introzzi, presidente di Accanto onlus. Associazione che, da oltre 10 anni, si occupa di contribuire alla diffusione della cultura e della pratica delle Cure Palliative, il cui scopo è quello di offrire le migliori condizioni possibili in ogni momento della vita, fino alla fine.
“Controllare il dolore, fornire sostegno materiale, psicologico, spirituale e relazionale in risposta ai bisogni di ciascuno, sono componenti che concorrono a salvaguardare in ogni condizione la dignità della vita. Ogni persona ha il diritto di non essere lasciata sola nel dolore e di poter decidere come arrivare alla scelta ultima che la riguarda. Ed è proprio l’impegno per la difesa della dignità della vita fino al suo limite naturale che ci ha spinto a organizzare un incontro sul tema del testamento biologico”, commenta Gisella Introzzi, presidente dell’Associazione Accanto Onlus – Amici dell’Hospice San Martino di Como.
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