Una vecchia golf cabrio scoperchiata che parte in una Roma assolata guidata da Tommaso Paradiso arriva a destinazione per un appuntamento galante con la ragazza e lì inizia l’attesa. Un’attesa consumata in momenti magici e belli, allegri ed euforici propri di un’aria frizzantina estiva e giocosa di un amore che lascia volare il cuore in momenti di “felicità puttana”, come la definisce il cantante. “Ma quanto è puttana / Questa felicità / Che dura un minuto / Ma che botta ci dà”.
Una felicità che ci dà una “botta” esageratamente travolgente e ci spinge a parlarne in un audio di dieci minuti solo per dircelo e confessarcelo. Paradiso dichiara una moda virale e topica della civiltà giovanile ma non solo: “Ti mando un vocale / Di dieci minuti / Soltanto per dirti / Quanto sono felice”. E dunque quell’analisi sociologica cantata e ballata, seppur sposata a linee e colori che echeggiano anni addietro nei vestiti e arredi del video, non può che porci in una melodica e fulgida retta che si riallaccia e persegue i tormentoni di “E tu” (1974 – Claudio Baglioni), “Un’estate al mare”(1982 – Giuni Russo), “Nell’aria” (1983 – Marcella Bella), “Self Control” (1984 – Raf), “Easy Lady” (1986 – Ivana Spagna), “Bello e impossibile” (1986 – Gianna Nannini), “Un’estate italiana” (1990 – Gianna Nanni ed Edoardo Bennato) e tanti altri mitici brani intramontabili.
“Felicità puttana” si allaccia dunque a quel passato vivo ma invisibile di una storia che la musica nei suoi spartiti canta e ineluttabilmente traccia assaporando epoche e tramonti diversi ma univocamente emotivi e artistici. Un brano che si inserisce in quel romanticismo sonoro che non si spegne ma inverdisce di nuovi accenti moderni, un’allegria che apre il brano con trombe, un ritmo veloce e sound intrepidi che danno scosse vibranti di festa e un linguaggio di impatto comunicativo e lettura dei must culturali e ideologici che arriva decisivo nella personalità del singolo. “Felicità puttana” decifra, quindi, chiaramente la realtà ma fa anche sognare di un volo libero e magico verso orizzonti grandi ed eterni: quelli dell’amore.
Monica Baldini
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