Frank Zappa e la sua band erano ospiti del Casinò di Montreaux sul lago di Ginevra in occasione di un festival jazz e rock. Pare che un fan, forse troppo agitato, armato di una pistola a razzi sparò in aria, non preoccupandosi del fatto che il Casinò era letteralmente foderato di drappi di stoffa e legni molto pregiati e costosi, difatti in pochi secondi il fuoco invase il locale.
Ai soccorsi intervenuti tempestivamente partecipò anche Claude Nobs, l’organizzatore del concerto ma purtroppo, tutta la strumentazione di Zappa e l’intero Casinò furono distrutti. Questo tragico evento e il brano che lo ricorda, è commemorato da una scultura che riporta il nome della band (Deep Purple), il titolo del brano, (Smoke on the Water) e il riff iniziale del pezzo in forma di spartito. Questa meravigliosa opera, è situata in riva al lago di Ginevra accanto alla statua del grande e compianto Freddy Mercury. Ma ho un’altra storiella “infuocata” da raccontarvi.
Anni settanta: un mega-concerto con ospiti prestigiosi quali i Deep Purple e gli Yes, altro grande gruppo di musica progressive rock. In realtà non era previsto che gli Yes si esibissero, ma fecero di tutto per salire sul palco per ultimi; dato che la scaletta del programma non lo prevedeva, come penultimi salirono proprio i Deep Purple, fermamente intenzionati a presentare il loro ultimo LP intitolato “Burn”. Ritchie Blackmore, il chitarrista della band, verso la fine del loro brano, appiccò un incendio che distrusse completamente il palco, facendo in modo che gli Yes non potessero più esibirsi.
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