I fuochi d’artificio, anche appartenenti alla c.d. cat. “V”, nonché qualcuno dalla dubbia provenienza e senza la prescritta marcatura CE di conformità, tra questi i famosi bengala e le fontane luminose in batteria, non potevano essere immagazzinati con tali pericolose modalità, in virtù anche del fatto che sopra l’attività dell’uomo è presente una palazzina ad uso condominiale.
Tre sono i soggetti, titolari dell’attività, che dovranno rispondere all’Autorità Giudiziaria dei fatti sopra descritti per i quali sono previste pene superiori ad un anno di reclusione. Gli artifici pirotecnici, nei prossimi giorni, verranno fatti “brillare” dagli artificieri in apposita area attrezzata.
A carico dei soggetti denunciati è stata inoltrata anche una segnalazione per omissione dolosa di dispositivi contro gli infortuni sul lavoro in quanto i dispositivi di spegnimento non erano prontamente disponibili in caso d’incendio.
Sono in corso accertamenti sulla provenienza degli artifizi pirotecnici per i quali è necessaria una idonea abilitazione per la vendita ed il maneggio. La Guardia di Finanza invita i consumatori a porre la massima attenzione sulle condizioni di utilizzo e di stoccaggio degli articoli pirotecnici a rapida accensione e combustione onde evitare di passare uno spiacevole Capodanno.
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