Toto ministri, per il Pd è in lizza anche Andrea Orlando

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ROMA – Secondo quanto ricostruisce l’Ansa, ieri in giornata si era diffusa la voce che Mario Draghi avesse chiesto informalmente alle segreterie dei partiti di inviare una ‘shortlist’ di candidati tra cui scegliere per la formazione della sua squadra di governo. Ma su possibili rose di candidati non c’è alcuna conferma ed è stata smentita, in ambienti vicini al premier incaricato, l’attendibilità di gran parte delle ipotesi circolate negli ultimi giorni. Sarà Draghi a chiamare i ministri, a ridosso della chiusura della lista. La presenza di donne si annuncia consistente.

E c’è chi ipotizza che alla fine ai tecnici nel governo vadano deleghe di peso, ma che numericamente i politici possano essere di più. Continua a circolare l’ipotesi che i ministri di partito siano dodici: tre al M5s, due ciascuno a Pd, Fi e Lega, uno a Leu, Iv e Misto. Quanto ai nomi, si citano Giancarlo Giorgetti e Riccardo Molinari o Giulia Bongiorno per la Lega, Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli per il M5s (‘fuori quota’, eventualmente, il premier Giuseppe Conte), mentre per il Pd sarebbero in lizza Andrea Orlando (foto), Dario Franceschini e Lorenzo Guerini. Difficile, invece, l’ingresso del segretario Nicola Zingaretti, anche perché potrebbe chiedere poi di entrare Matteo Salvini.

In Forza Italia si citano Antonio Tajani e Anna Maria Bernini, per Leu Roberto Speranza, per Iv Teresa Bellanova. Resisteranno questi nomi alla prova di Draghi? Difficile dire. Così come non confermati sono i nomi dei possibili tecnici al governo. Circola con insistenza, come riporta l’Ansa, l’ipotesi di Carlo Cottarelli alla Pa, Marta Cartabia alla Giustizia, Luciana Lamorgese all’Interno, Rocco Bellantone alla Salute ed Elisabetta Belloni agli Esteri.