Musica

“Touch is hold”, l’album di Louise Elliott & Penny Rimbaud

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Registrato nell’estate del 2012, ‘Touch Is Hold’ potrebbe essere considerato semplicemente come materiale d’archivio, se non fosse per la sua natura profondamente preveggente.

“Cosa è cambiato? Le guerre continuano, la politica agita e, nel frattempo, l’amore perde troppo facilmente il suo splendore” afferma Penny Rimbaud, che ha trascorso gran parte della sua vita cercando di porre rimedio a questi mali, in particolare con Crass, e con i suoi amati aforismi tra cui “L’amore è tutto o l’amore non lo è affatto” o “Non c’è altra autorità che te stesso”.

Lavorando al fianco della sassofonista e flautista Louise Elliott, Penny Rimbaud presenta ‘Touch Is Hold’, il disco in arrivo attraverso la sua etichetta, Caliban Sounds, il 18 aprile.

Rimbaud ed Elliott mostrano una relazione riccamente intuitiva fondata sulla loro collaborazione a lungo termine. “Louise e io raramente proviamo insieme e, quando lo facciamo, cerchiamo di non soffermarci ad analizzare i risultati ma piuttosto ci lasciamo trasportare dall’improvvisazione. Si tratta di fiducia, poesia del jazz e jazz della poesia. Ed è così che esistiamo al di là di ogni considerazione, l’eterna solennità dell’essere” continua Rimbaud.

Co-fondatore dei Crass, l’influente gruppo punk-anarchico che si è sciolto nel 1984, Penny Rimbaudsi è dedicato, fino al 2000, quasi interamente alla scrittura, tornando in scena nel 2001 come poeta performativo e lavorando al fianco di un’ampia varietà di musicisti jazz. Nel 2003, insieme alla cantante dei Crass Eve Libertine, ha fondato quello che era inizialmente conosciuto come ‘The Crass Collective’, poi ‘The Crass Agenda’, poi ‘The Last Amendment’ e infine ‘L’Académie des Vanités’, un collettivo di musicisti jazz, artisti e registi che condividevano l’interesse di Rimbaud per l’arte progressiva ed improvvisata.

La sassofonista, flautista e tenore Louise Elliott, nota per le sue apparizioni con band rock cult come Laughing Clowns, The Saints, Ed Kuepper e Paul Kelly, ha lasciato l’Australia per Londra nel 1985 e si è esibita con numerosi musicisti internazionali, tra cui una illustre selezione di musicisti africani e sudamericani della Grand Union Orchestra, il pianista sudafricano Mervyn Africa e il batterista americano, il compianto Clifford Jarvis, nella sua band The Jazz Prophets. Louise è inoltre apparsa con i District Six di Brian Abraham, The Annie Whitehead Group ed è stata regolarmente in tour con il chitarrista jazz britannico Deirdre Cartwright.

La musica di Louise riflette la diversità delle influenze di tutte queste collaborazioni, risultando una miscela di sax e chitarra elettrica, un impegno ardente per una performance dal vivo stimolante ed energica, che è stata definita dai media come “il suo buffet profondamente diversificato di funk, blues e rock”.

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Redazione
Argomenti: album

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